Politica - 26 luglio 2012, 22:05

Consiglio di Sanremo sul Bilancio: alcuni degli interventi dei Consiglieri Comunali

Prima di loro è arrivata la crostata del Consigliere Diana Zoccarato.

Consiglio di Sanremo sul Bilancio: alcuni degli interventi dei Consiglieri Comunali

Sono iniziati gli interventi sul Bilancio con molti Consiglieri già prenotati a conferma di quella che sarà una lunga serata, ‘addolcita’ però in apertura da due splendide crostate alla marmellata, fatte e portate in aula dal Consigliere di maggioranza Diana Zoccarato. Ecco alcuni interventi.

Massimo Rossano: “Vorrei dare un contributo tecnico e di natura politica. Siamo di fronte ad un Bilancio 2012 che ruota attorno all’Imu, nella sostanza un’imposta patrimoniale. Stiamo cercando di capire se si tratta di una tassa che rimarrà ‘una tantum’ oppure se ce la ritroveremo negli anni a venire. Da uno studio che abbiamo fatto, abbiamo notato che, dal recupero dell’Ici non pagata negli anni scorsi, ci sarà la possibilità di far calare l’Imu sia per le attività produttive che per gli altri contribuenti”.

Domenico Infante: “L’Imu sta strozzando tutto il ceto medio della città. Questa Amministrazione deve decidere di dare il Casinò ai privati. Chiedo in merito un atto di coraggio alla Giunta ed ai Consiglieri, per evitare di cadere negli errori del passato visto che il Casinò ha la gestione peggiore di tutte le case da gioco italiane. Vorrei capire se il Casinò rappresenta ancora una risorsa per la città ed è chiaro che non può mantenersi con i proventi del gioco. Alla fine dell’anno dovremo mettere mano nuovamente al portafogli, levando denaro da altre opere pubbliche.

Alessandro Sindoni: “Il Bilancio non è solo numeri ma anche opinione ed offre spunti di dibattito politico. Siamo di fronte ad una situazione in cui ci sono emendamenti presentati dai Consiglieri di maggioranza. E questo accade perché le riunioni di Commissione sono state poche. Se il Bilancio presentato voleva contenere la pressione fiscale, questo non è avvenuto. Sul Casinò possiamo solo dire che la casa da gioco è in situazione fallimentare. Noi non facciamo colpe a nessuno ma dobbiamo fare qualcosa. Ho poche parole per il piano triennale dei lavori, perché non c’è proprio un piano. Noi vogliamo far sapere al Sindaco che, in caso di problemi nella maggioranza, in questo difficile momento economico noi saremmo pronti a sostenerlo anche se non condividiamo alcune scelte dell’Amministrazione”.

Alberto Biancheri: “Dal documento mi aspettavo una maggiore responsabilità da parte dell’Amministrazione e, invece, ho solo notato una maggiore pressione fiscale sui cittadini. Noi sentiamo spesso parlare di rinnovamento, ma non lo vedo proprio nel futuro della nostra città. Non vedo tagli alle spese e vedo nel Bilancio triennale con molti ‘Project financing’ e mi auguro che possiate portarli avanti. Bisogna però essere seri con cittadini e dobbiamo invece pensare alle nostre eccellenze. Credo che se non si pensi a queste (Golf, Casinò, Campo Ippico e molto altro), ‘vendendo’ pacchetti turistici che le sfruttino, non andremo da nessuna parte. Tutto questo con un calendario comune per fare sinergia tra loro. Un piccolo commento su piazza Colombo: non è certo l’erba sintetica o il parquet che l’hanno abbellita, ma sono stati i fiori. Questi, infatti, sono la vera attrattiva per i turisti”.

Marco Lupi: “Siamo di fronte ad un ‘corto circuito’ politico, generato dalla caduta del Governo Berlusconi e mi stupisco che la minoranza non voti il regolamento sull’Imu, che è stato condiviso a Roma. Tornando al Bilancio, quello che posso garantire è che siamo di fronte all’unico documento possibile, condivisibile o meno. Su alcuni interventi, anche della minoranza, sono d’accordo mentre su altri meno, come quello del Consigliere Borea che chiedeva di ridurre l’illuminazione pubblica. Sul Casinò non possiamo far altro che sottolineare il fatto che abbiamo in casa la concorrenza dello Stato. Dal 2008 al 2011 lo Stato è passato da un incasso di 25 ad uno da 75 miliardi, a conferma di una concorrenza quasi impossibile da combattere. Il tutto in mezzo ad una grave crisi mondiale”.

Daniela Cassini: “Sui controllori comunali al Casinò ho fatto una mia proposta un anno fa e attendo ancora una risposta. Per quanto riguarda i rifiuti, confermo il deciso aumento negli ultimi due anni. Sul personale si è detto della riduzione dello stesso e dei dirigenti. Sono andati in pensione dal 2009 ad oggi 5 Dirigenti e, quindi, c’è stato uno ‘snellimento’ per il pensionamento ‘fisiologico’. Senza pensare a quel dirigente per il quale è stato prolungato il suo impegno lavorativo di due anni, con un mancato risparmio di circa 300mila euro”.

Francesco Prevosto: “Nel Bilancio l’Assessore Maggio non ha messo l’anima. Se poi parliamo di sprechi, ragiono come in una famiglia perchè se non ci sono i soldi, questi vanno utilizzati per le cose essenziali. E piazza Colombo non doveva essere rifatta, non perché è bella o brutta, ma perché i soldi dovevano essere spesi diversamente. Sugli introiti ci vuole uno sforzo di creatività, per cercare altre strade e modi per poter incassare di più dal Festival. Per il Casinò dobbiamo trovare investitori con le idee. Solo in questo modo si possono trovare fondi per la città perché, anche in questi anni di difficoltà, genera indotto a Sanremo, visto che gli stipendi e gli appalti garantiscono soldi alla nostra zona e non certo fuori”.

Giuseppe Sbezzo Malfei: “Stasera andiamo ad approvare il miglior bilancio che si poteva proporre, senza dimenticare che siamo di fronte al ‘triennale’ che propone il maggior numero di progetti finanziati dai privati”.

Gianmaria Tinelli: “Stiamo assistendo alla difesa di un bilancio da ‘lacrime e sangue’, nel quale tutti noi paghiamo questo stato di cose, che parte sicuramente dal Governo Monti. Ho sentito parlare Consiglieri che parlano esclusivamente di dipendenti colpiti esclusivamente dalla manovra, ma ci dimentichiamo dei commercianti. E loro non colpiti? Mah! Per fortuna ci sono i turisti russi e speriamo che continuino ad arrivare. E poi… il Casinò. Ma perché non facciamo lì i Consigli Comunali perché c’è bisogno di maggior controllo. Signor Sindaco io questo Bilancio lo voterò, anche perché non voglio più sentir parlare di Commissari Prefettizi”.

Carlo Alessi

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