“La vicenda che concerne la legittimità o meno della nomina ad amministratore delegato in seno alla G.M. Spa rasenta il paradosso. Abbiamo letto in questi giorni che a Imperia per un caso analogo, la nomina ad amministratore di un ex consigliere comunale è stata ritenuta legittima in quanto la società partecipata svolge attività di pubblico servizio locale (attività di riscossione dei tributi)”.
Lo scrivono Andrea Guglieri, Primo Bonifazio e Mimmo Bisso del ‘Comitato per la Legalità’: “Al contrario, a Diano per la G.M. Spa il Sindaco, in forza di un parere formulato da un avvocato romano, che nessuno ha mai letto o visto ha argomentato che la nomina di persona che ha ricoperto l'incarico di consigliere comunale negli ultimi tre anni è legittima in quanto la G.M. Spa non svolge attività di pubblico servizio (non riscuote alcun tributo); esattamente il contrario rispetto all'interpretazione imperiese. A questo punto, si potrebbe azzardare una terza strampalata interpretazione: la nomina riguardante la G.M. è legittima perché non è certo che la società in questione possa essere inserita tra le società partecipate. Sarà bene, per l'ennesima volta, riproporre il testo della norma (legge n.148/2011, art 48, comma 19):
‘Non possono essere nominati amministratori di società partecipate da enti locali coloro che nei tre anni precedenti alla nomina hanno ricoperto la carica di amministratore ( anche consiglieri) negli enti locali che detengono quote di partecipazione al capitale delle società stesse’. A nostro sommesso parere basterebbe utilizzare ai fini interpretativi quel brocardo tratto dal diritto romano: ‘quod lex voluit, dixit’, ossia , ciò che la legge vuole, lo dice, senza arrampicarsi sugli specchi con interpretazioni personali di comodo”.
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