Il consiglio comunale di Sanremo, dopo l'inversione dell'ordine del giorno, è così iniziato con la trattazione dell'addizionale comunale Irpef per l’anno 2012. Ad illustrare la pratica è stato l'assessore al bilancio Diego Maggio che, nel suo intervento, ha confermato la stessa aliquota dello stesso anno, introducendo una soglia di esenzione che lo scorso anno non era prevista.
"Eravamo a giugno dello scorso anno quando il consiglio aveva approvato l'addizionale Irpef, in cui fu scelto il valore più basso, ovvero lo 0,2% - ha spiegato l'assessore Maggio - In quella seduta mi ero impegnato, non solo a mantenere il livello più basso, ma addirittura a fare di meglio. Questa sera andiamo proprio in questo senso. Non solo con la riconferma dello 0,2 ma con l'introduzione di un'esenzione fino a 15 mila euro. Questo agevolerà i pensionati e le categorie più deboli. Il valore stimato dell'Irpef, per il conteggio nel bilancio comunale, ammonterebbe quindi a 1 milione e 100 mila euro".
L'assessore Diego Maggio ha poi proposto un paragone con altri comuni imperiesi e liguri che presentano aliquote più alte: Imperia, Alassio e Genova 0,8, Taggia 0,4, La Spezia e Bordighera 0,6. "Sanremo - ha concluso Maggio - è quindi un'isola felice".
"Spesso sono più critico dell'opposizione - ha preso la parola Massimiliano Moroni del Pdl - questa sera invece sono contento perchè non ci sono stati aumenti. Lo scorso anno avevo criticato la mia stessa maggioranza, oggi invece no perchè abbiamo dato seguito agliimpegni del 2011".
"Lo scorso anno avevamo chiesto l'introduzione di una soglia di esenzione - è intervenuto Eugenio Nocita di Progetto Sanremo - ne sono lieto. Vorrei chiedere di considerare nel calcolo dell'esenzione anche la prima casa, per andare incontro ai cittadini".
"Qui di tranquillo non c'è assolutamente nulla - ha risposto a Maggio il capogruppo del Pd Andrea Gorlero - il bilancio si regge in questo momento su una manovra finanziaria di 36 milioni di euro, rispetto ad introiti per 17 milioni, quindi c'è un carico sui cittadini di circa 20 milioni di euro. La pratica andrebbe vista nel suo insieme come manovra fiscale. Non è corretto spezzettare la manovra in diverse pratiche per parlarne a compartimenti stagni. Fino a 15 mila euro c'è l'esenzione, da 15 mila e 1 euro non è che ci sia una gradualità, ma si paga l'aliquota intera. E questo sarebbe un grande intervento a favore della socialità ?".
SU