Un lettore risponde a Renata Maccheroni sui 'mugugni' sempre più imperanti.
"Io sarò anche un mugugnone, in quanto a sanremaschità non sono secondo a nessuno. Io non la metterei in questi termini. Né nel romanticismo dei tramonti o nel bel clima. Infatti per il clima non paghiamo le tasse, e nemmeno per i tramonti. Li paghiamo perche la città sia vivibile, e non questa 'barriera milanese' in riva al mare, dove più che sceriffi servirebbero caterpillar per farci respirare. Lei fa retorica io invece faccio proposte, terra terra.
1) Fare museo della canzone (a Santa Tecla o nelle decine di edifici del comune abbandonati). Non occorre un genio. Io sono stato all'est e ho visto l'amore che si ha per le canzoni di Sanremo. Sa quanto turismo porterebbe?
2) Scalo crociere. Mi è capitato di sbarcare ad Ajaccio. Mi è parsa un terzo di Sanremo (anche come porto). Ma i negozi VIVONO dei turisti che sbarcano.
Tralascio altre cose, sarebbero troppe. Poi a me può anche andar bene il clima, ma dover pagare per vedere tutto immobile, non sono io che sono mugugnone sono altri che sono, a dirla in buona fede, INCAPACI.
Se poi è mugugnare, oppure aver bisogno di sceriffi, andare a vedere come mai all'ufficio del lavoro di Sanremo ci sono più disoccupati che a Ventimiglia e Imperia (nonostante il bel clima..) e, sarà sempre peggio, e le nostre case perderanno valore ecc. ecc. beh preferisco mugugnare e ne sono fiero.
F.B.".