Politica - 16 aprile 2012, 08:08

Imperia: Consiglio Comunale 'fiume' di giovedì scorso, l'intervento completo di Monica Gatti (Lega)

"La invito a valutare la sua posizione in termini di opportunità politica ed eventualmente prendere in considerazione la possibilità di dimissioni immediate”.

Imperia: Consiglio Comunale 'fiume' di giovedì scorso, l'intervento completo di Monica Gatti (Lega)

"In riferimento al Consiglio Comunale 'fiume' di giovedì scorso, considerata la mia astensione sulla delibera cosiddetta 'Salva Imperia', vorrei riassumere qui di seguito il mio intervento che spiega in maniera precisa il perché di quanto sopra. La mia posizione è sempre stata di coerenza con quanto ho sempre sostenuto sulla vicenda Porto, e con questo riassunto gradisco che venga fornita la giusta informazione".

Lo scrive il Consigliere della Lega Nord di Imperia, Monica Gatti, che ci invia il suo intervento completo:

“Questa sera, sono sincera, mi sento un po’ a disagio. Sono seduta qui e davanti a me non vedo i miei due assessori con cui finora ho condiviso la mia esperienza politica. In questi tre anni di alleanza con il Pdl, il mio partito ha sempre condiviso, passo dopo passo, seppur con le dovute differenziazioni che contraddistinguono ogni gruppo,  tutte le iniziative che Lei, signor Sindaco, ha portato avanti con la sua giunta, di impronta politica, da poco azzerata. Certamente, in merito alla questione PORTO, abbiamo sempre manifestato la nostra posizione ribadendo come il recupero dell’area S. Lazzaro da destinare a porto turistico potesse rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo della nostra città. Il mare è la parte più preziosa del nostro territorio: MARE significa prima di tutto turismo, la vera grande risorsa della nostra economia".

"Signor Sindaco, Non ho nulla di nuovo da rappresentarLe questa sera rispetto a quanto già da me espresso nel famoso Consiglio Comunale del 23.09.2010. Posso confermarle che quell’intervento è ancora attuale, non superato. Mi piacerebbe rileggerlo integralmente, ma questa sera non ho il piacere, come allora, di parlare con i tempi del mio Capogruppo, e quindi, sarò breve e ripercorrerò solo alcuni passi fondamentali di quel discorso. Ero partita rilevando che le informazioni apprese dagli organi di stampa sulla situazione del porto ci preoccupavano e che non avremmo voluto trovarci con un’opera incompiuta e sospesa per anni! In proposito, avevo posto una domanda ragionevole: l’Amministrazione comunale aveva operato in maniera prudente e corretta per la tutela del pubblico interesse? Quale tutela concreta aveva il Comune per far valere gli interessi della cittadinanza? A difesa di ciò avevamo condiviso la necessità di procedere ad un accertamento tecnico – rigoroso ed imparziale – sotto il profilo contabile, urbanistico-edilizio, amministrativo, qualitativo e quantitativo delle opere poste in essere sull’area portuale. Il tutto entro un termine ben preciso: il 31 gennaio 2011. Infine, avevamo chiesto a Lei, Sindaco, se fosse in grado di rendersi garante del pubblico interesse, ma, soprattutto ed in quel contesto, se ritenesse di avere la forza di rendersi garante. Naturalmente, la Sua replica fu assoluta: 'il Sindaco rappresenta i cittadini ed è garante dei loro interessi'.
Caro Sindaco, Le risposte alle nostre domande sono arrivate solo oggi, a distanza di un anno e mezzo. Dal mio punto di vista, TARDIVE. Tardiva è, pertanto, la delibera di oggi, cosiddetta SALVA IMPERIA, che ho avuto a mie mani soltanto nella mattinata di ieri, un giorno prima rispetto alla riunione di questa sera. Ora, in qualità di consigliere comunale svolgo una funzione politica nel perseguire l’interesse generale, e devo esprimermi sulla opportunità o meno di una certa deliberazione. Avrei apprezzato, innanzitutto la sua presentazione in tempi utili, al fine di una proficua valutazione ed altresì, data la delicatezza del tema, un approfondimento tecnico-giuridico che mi prospettasse diverse soluzioni e mi permettesse, di conseguenza, di poter valutare, dal punto di vista esclusivamente politico, la migliore fra di esse. Oggettivamente, per motivi di tempo, non mi è stato possibile sviscerare in maniera dettagliata il suo contenuto e, pertanto, non sono nelle condizioni di potermi esprimere in maniera precisa. Le anticipo il mio voto di astensione".

"Inoltre - prosegue Monica Gatti - ho voluto fare due riflessioni sulla posizione del Sindaco:
“Per quanto riguarda, invece, la sua posizione, caro Sindaco, le motivazioni da Lei addotte nel giustificare l’azzeramento della Giunta, sono insufficienti. Le ribadisco che noi facciamo parte di questa coalizione da quasi tre anni, e abbiamo condiviso con Lei il suo programma elettorale. Quando, però, mi motiva l’azzeramento della Giunta per il venir meno del programma elettorale a suo tempo proposto e dal mio partito sottoscritto, Le rispondo che allora è venuta meno l’alleanza. Inoltre, la nomina della Giunta è di Sua spettanza per legge, ma ritengo insostenibile un governo locale che comprenda un organo esecutivo di natura tecnica mischiato ad un organo elettivo, quale è il suo. Inoltre, sappia che più del 10% dei voti da Lei conseguiti arrivano dalla nostra lista e attraverso la revoca delle deleghe dei nostri due assessori, ha disconosciuto la fiducia che gli elettori Le avevano attribuito. Come si è appreso dagli organi di stampa, il mio partito è decisamente contrario, ed in ciò in linea con le direttive nazionali, a GIUNTE TECNICHE. Di conseguenza, mai e poi mai potremmo appoggiare sue iniziative. Con l’azzeramento della Giunta si è aperta una crisi politica e quindi in tutta umiltà e franchezza, La invito a valutare la sua posizione in termini di opportunità politica ed eventualmente prendere in considerazione la possibilità di dimissioni immediate”.

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