Roberto Barbaruolo replica alla riposta di un altro lettore in merito al dibattito scatenatosi sul discorso sicurezza e incidenti in moto dopo gli ultimi incidenti accaduti nelle strade sanremesi e non solo.
“Mi spiace che un lettore anonimo ma che si fregia delle mie stesse iniziali, R.B., non veda ciò che quotidianamente avviene sulle nostre strade e cioè file di moto costantemente al di là della linea continua. Che poi i motociclisti siano essi stessi vittime delle loro imprudenze e le paghino magari non con le ammende data la cronica insufficienza di controlli sulle strade, ma in modo molto più caro con traumi, invalidità permanenti o addirittura la morte, questo deve essere molto chiaro, e spero che anche il Sig. R.B. si unisca a me in un appello alla prudenza soprattutto nei mesi estivi in cui è cosi forte l’affollamento di motoveicoli che si sorpassano anche fra di loro , sempre rigorosamente aldilà della linea continua. Consiglio anche a R.B. di leggere la lettera di un motociclista, il signor A. Lanteri che meglio di me può illustrarle qual’è la motivazione di certe infrazioni. Che poi anche gli automobilisti infrangano le regole del Codice della Strada e siano pericolosi, questo è ovvio, ma specificamente riguardo all’invasione della corsia opposta, questa infrazione è rara proprio per la legge dell’impenetrabilità dei corpi”
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