“Non avrei mai potuto immaginare che gli incaricati dell'amministrazione, chiamati a contribuire all’organizzazione di “Mezzogiorno in famiglia”, e in particolare l’ufficio manifestazioni, boicottassero le attività che operano attivamente sul posto, escludendoli totalmente dalla partecipazione al programma”. Così tuona il Presidente di Borgo d’Arte di Ventimiglia, Domenico Romano, sulla querelle legata alla partecipazione di una cantante, che pare non abbia nemmeno preso parte alle preselezioni, alla trasmissione di Rai 2.
“Noi del centro storico siamo boicottati. Questa è la prova che forse siamo considerati dei marziani oppure non ci ritengono all'altezza e pensano che potremmo danneggiare l'immagine della città. Il centro storico, forse, sarebbe meglio renderlo autonomo".
E rincara sullo scarso coinvolgimento: “Tra l'altro hanno chiuso 60 posti auto per metterci una sola auto per tutta la mattina. Le attività presenti, ristoranti, pizzerie, pollerie, pasticceria e altro, sono rimasti tutte fuori. Noi del centro storico avremmo voluto dare il nostro supporto all'evento televisivo. Gli abitanti del centro si sono sentiti toccati per come sono stati trattati. Praticamente ci hanno preso a schiaffi, credo che la totalità della colpa di questo gravissimo fatto sia da attribuire all'incapacità dei funzionari responsabili e degli interessati a gestire la situazione. A mio avviso avrebbero dovuto chiedere sul posto la collaborazione. Chi ha sbagliato e giusto che paghi, prima che crei altri problemi alla città”.
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