“Avevamo ragione noi”. Così tuona il Partito Democratico di Ventimiglia, per voce del suo segretario cittadino, Marco Caudano, a margine degli ultimi eventi che hanno visto gli inquirenti restituire un quadro in cui si sono palesati elementi di “sviamento dell’attività amministrativa” e di “ingerenza della criminalità” che avrebbero compromesso “la libera determinazione e l’imparzialità dell’Amministrazione,il buon andamento e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica”, contenuti nella relazione dello scioglimento del Consiglio Comunale di Ventimiglia.
Gli ha fatto eco l’ex capogruppo del PD in consiglio comunale: “Abbiamo sempre contestato l’impostazione di questa amministrazione e il modo di gestione. E la nostra posizione oggi trova riscontro”. Sulla Civitas, la partecipata al centro di una fitta indagine degli inquirenti, ha ribadito: “Il Pd ha da subito contestato il motivo di averla costituita, alla luce anche dello stato dell’economia nazionale, e soprattutto locale, dove abbiamo denunciato le difficoltà di bilancio. E ci hanno sempre tacciato come Cassandre”. Relativamente alla formazione della Commissione del Controllo Analogo di Civitas: “Il Pd non è mai voluto entrare in un commissione nominata dal Sindaco e al quale doveva poi rispondere”.
E infine la chiusa del segretario, Caudano, che invita la cittadinanza ad una presa di coscienza: “Se queste prime indicazioni troveranno riscontri ulteriori, la situazione è addirittura più grave di quanto ci si aspettasse. Ci vuole una presa di coscienza dei cittadini, anche nelle scelte elettorali. Forse è stata sottovalutata la gravità della situazione”.