Un nostro lettore, Pino B., ci scrive in seguito all’aperta discussione in merito alla situazione dell’asilo nido:
"Vorrei aggiungere il punto di vista della mia famiglia, una delle tante residenti a Vallecrosia. Innanzitutto voglio precisare come l’asilo nido, sebbene non venga riconosciuto a livello statale come servizio obbligatorio, secondo me e son sicuro anche per tutte le famiglie in cui lavorano entrambi i genitori, sia a tutti gli effetti di primaria importanza! In tal senso abbiamo apprezzato l’impegno preso di garantire in ogni caso tale servizio, ma per far questo temo che venga trascurata la qualità dello stesso. Ad oggi viene riconosciuto che l’attuale cooperativa svolge in maniera ottima il proprio lavoro, ma nello stesso tempo sembra che la gestione e quindi il futuro dell’asilo nido venga valutato solo da un punto di vista economico. Sarebbe infatti auspicabile che oltre ai conti economici venisse anche preso in considerazione il bene dei bambini, che hanno diritto a continuare un cammino iniziato con persone valide, alle quali si sono oramai affezionati e che rappresentano per loro un punto di riferimento. Mi rendo conto che ci sono stati e ci sono tuttora vari problemi che rendono difficile il sostegno di questo progetto. Vincoli giuridici e aggravi economici (mancate iscrizioni per la tempistica di inizio, assenza di informazioni ‘ufficiali’ circa le possibili riduzioni delle rette in base al reddito, etc… ) ma, ciò nonostante, spero che alla fine vengano messi in primo piano i bambini e che dunque il progetto Vallecrosia 'Città della Famiglia' si dimostri essere concreto e non solo uno slogan. P.s.: Ma il forum delle associazioni familiari che fine ha fatto?"
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