Al Direttore - 03 febbraio 2012, 07:21

Ventimiglia: 'Gioco dell'Arcobaleno', la posizione del lettore che ce lo ha segnalato

Ventimiglia: 'Gioco dell'Arcobaleno', la posizione del lettore che ce lo ha segnalato

Un nostro lettore, quello che ci aveva scritto la prima volta per segnalarci la possibilità che a Ventimiglia venisse praticato il 'Gioco dell'arcobaleno', ci ha scritto per dire la sua dopo le molte mail al riguardo:

"Onestamente non credevo che ci fossero reazioni così aspre alla pubblicazione di quello che a mio avviso è un allarme giustificato e la prego di pubblicare la presente in forma completa. Credo, avendo riportato per primo questo fatto a Sanremonews, di dover rispondere a questo moto di indignazione per aver riportato una situazione realmente accaduta e avere cercato di saperne di più. Partiamo dalla verifica della notizia cioè il sondaggio, quello di cui molti sono lamentati: dubito fortemente che chi della redazione sia andato a sondare abbia dato dettagli sulla pratica, ma abbia semplicemente chiesto: hai mai sentito parlare del 'Gioco dell'arcobaleno'?
Se la risposta risultante è negativa il sondaggio finisce. Se la risposta è affermativa evidentemente l'intervistato già conosce il gioco e le sue modalità anche a grandi linee e probabilmente ne ha già parlato con dei suoi coetanei; non credo sia il caso di fare la paternale a chi cerca di riportare un fatto. La prima risposta che Sanremonews ha pubblicato è di una madre di due adolescenti. Vorrei dirle che forse dovrebbe cercare di leggere meglio, perchè nessun adolescente è stato criminalizzato e nessuno ha scritto che non ci siano ragazzi seri o che Ventimiglia bassa sia degradata. Probabilmente ha un ottimo rapporto con i suoi figli o forse la credulona è lei perchè gli adolescenti non sono tutti uguali e la maggior parte è molto più furba di quanto dia a vedere. E dovrebbe ricordarsi che viviamo in un mondo dove per molte, troppe ragazzine in futuro partecipare a feste 'eleganti' dietro compenso o fare la escort è un lavoro come un altro.
Chiudere gli occhi davanti alla realtà questo si che mette in situazioni di pericolo i ragazzi e fa sorridere una intera generazione. La seconda risposta è rivolta all'associazione Penelope ed è negli stessi termini della precedente: ma davvero credete che se non fosse stato per il sondaggio i ragazzi non lo avrebbero mai saputo? E voi dovreste essere quelli che si occupano dei problemi delle ragazze? All'Unicef di Imperia vorrei ricordare che sminuire questo fatto definendolo 'leggenda metropolitana' indica come voi vi occupiate dei giovani, quanto ne sappiate poco dei loro problemi ed anche quanto poco ne sappiate di giornalismo e su come si conduca un sondaggio (vedere sopra). A questo proposito vorrei sapere da voi perchè la provincia di Imperia è ai primi posti in Italia per abbandono scolastico, uso di alcool e droghe tra i minori e tra gli adulti abbiamo una media superiore al resto di Italia di casi di HIV e di uso di eroina? Ma di queste cose i ragazzi secondo voi non devono saperne nulla perchè non sono argomenti consoni alla loro età (quella della scoperta del proprio corpo e del mondo).
Il vostro 'folto numero' di giovani iscritti esattamente a quanto ammonta rispetto a tutti gli altri giovani in provincia di pari età? Non credete che appigliarvi ad una notizia di cronaca come per dire: 'da noi questo non succede, mandate i vostri ragazzi da noi' sia un modo vergognoso di pubblicizzarvi? 'Studicentro' ha fatto centro, almeno in parte, perchè nessuno ha implicato che se pochi sbagliato tutti sono colpevoli. Anzi sicuramente di quel 50% ipotetico di tutti gli studenti, ammesso e non concesso che si tratti di un sondaggio su tutti gli studenti, solo lo 0,001 avrà effettivamente partecipato o proposto il gioco. Per l'associazione dei genitori vale quanto detto prima a riguardo del sondaggio, per la seconda parte sui consigli invece sono completamente d'accordo, anche se sono sicuro che purtroppo i genitori iscritti a questa associazione sono meno del 50% del totale dei genitori di tutti i circoli ed anche se fossero di più sono troppo pochi. Vista di persona l'affluenza dei genitori alle riunioni con gli insegnanti, family learning etc, che di solito sono meno della metà degli alunni e sempre gli stessi. Credo che il vero problema siano quegli altri genitori: quelli che non si vedono, quelli che permettono tutto alla prole perchè i loro erano troppo proibizionisti, quelli che permettono alle loro figlie e figli a 12, 13 anni di fumare e bere, quelli che li accompagnano in discoteca a 14 anni, i genitori che 'pippano' davanti ai loro figli adolescenti (quando non sono in galera), gli stessi ragazzi che poi al mattino entrano in classe col naso imbiancato e se gli chiedi il perchè ti rispondono 'a casa quando ci annoiamo facciamo così', di quei genitori spesso troppo giovani che credono che avere un figlio sia figo come avere un Rottwailer da combattimento, e che sono felici di sapere (telefonicamente) dagli insegnanti che loro figlio è violento e pesta i compagni od insulta il professore, e che le uniche volte che incontrano i professori-maestre è per minacciarli per la promozione del 'pargolo' o per dirgli di non impicciarsi nelle cose della loro famiglia. E questa purtroppo la realtà feroce che troppi cercano di non vedere nascondendosi dietro un muro di ignoranza.
P.s. '5 Euri' non è italiano ri-vada a scuola che ne ha bisogno".

Carlo Alessi

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