Spiega il capogruppo di minoranza Rodolfo Mirri: "E' una situazione che ormai va avanti dall’ottobre dello scoro anno, quando ero stato proprio io a presentare un’interrogazione sul fatto se si stessero bruciando sostanze inquinanti. Quindi l’assessore all’ambiente aveva deciso uno stop una settimana prima di quanto in precedenza stabilito. Una mossa si scarsa utilità e ritenuta esclusivamente a scopo propagandistico.
E si arriva così a settembre di quest’anno.
Una settimana prima dell’inizio delle scuole ancora non si sapeva se la centrale sarebbe stata alimentata a cippato o a metano.
Ho presentato quindi un’altra interrogazione, nella quale si sottolineava, ovviamente una volta accertato che i parametri fossero nella norma, l’assoluta necessità di farla girare a cippato. Anche perché l’amministrazione aveva ricevuto un sostanziale contributo proprio per questo scopo.
Ora un altro stop, pare dovuto a problematiche di tipo burocratico, per la mancanza di alcuni documenti. Un fattore gravissimo, che testimonia la poca attenzione di questa amministrazione, che non a caso abbiamo più volte definito composta da dilettanti".
Conclude Mirri: “Vorrei infine sottolineare che questa amministrazione sostiene di aver “ereditato” il problema dalla passata giunta. Cosa assolutamente non vera visto che al momento del loro insediamento era stato realizzato solamente il basamento in cemento e nient’altro. Quindi se ci sono delle responsabilità vanno attribuite a chi governava al momento della realizzazione e del collaudo dell’impianto”.
Lo stop non ha creato alcun problema di riscaldamento alle scuole che hanno rimesso in funzione le normali caldaie, sempre mantenute in efficienza.