Un nostro lettore ci ha scritto per rispondere a F.T.M., in relazione alle dichiarazioni del Consigliere imperiese Dulbecco:
"Mi invita ad occuparmi dei reali problemi del paese. Mantenendomi fuori dalle vicissitudini linguistiche, vorrei argomentare in merito alle accuse del sopracitato lettore, che condanna il mio, a suo dire, 'ingiustificato accanimento' nei confronti del Consigliere. Faccio notare quindi che in nessuna proposizione della mia mail mi scaglio contro la figura di Angelo Dulbecco, ma sempre e solo argomento in merito alle tesi da lui esposte. Il fatto che abbia trattato esclusivamente di argomenti già esposti dal Consigliere nella sua lettera dovrebbe rappresentare prova di questo fatto. Inoltre, per quanto possa essere o non essere a conoscenza della 'dedizione ed impegno' del giovane (e sicuramente non ho motivo di dubitarne), questo dato non influenza minimamente le mie posizioni riguardo le sue idee. Mi si permetta un iperbole infelice, ma che rende la logicità del discorso: nessuno difende il nazismo per l'impegno e la dedizione che Hitler ha posto nella sua opera. E' quindi illogica un'argomentazione simile: si potrà lodare la passione di Angelo Dulbecco e contemporaneamente deprecare l'oggetto della sua passione. Per concludere, faccio notare che la mia era una lettera di risposta e come tale ha riflettuto sugli argomenti presentati dal Consigliere, che erano proprio la figura di Berlusconi, la sua caduta, le manifestazioni, le responsabilità e il berlusconismo in generale. Se poi il lettore, nel suo 'pare sciocco', ricomprende anche il politico Dulbecco, fautore del 'canto del cigno' di cui abbiamo discusso finora , allora mi troverà d'accordo".