Al Direttore - 08 novembre 2011, 21:08

Allarme Meteo e chiusura delle scuole ad Imperia: tutti i nodi vengono al pettine? Magari!

Allarme Meteo e chiusura delle scuole ad Imperia: tutti i nodi vengono al pettine? Magari!

"Di certo il ritmo con cui si sono susseguiti ordini di chiusura e apertura delle scuole non è quello da permettere una pacata riflessione; i fatti dello Spezzino e di Genova pare muovano prima paura e poi forse pietà. La sottoscritta, docente della scuola “Sauro” di Imperia, crede che ogni occasione è buona per fermarsi e provare non solo a fare delle interconnessioni, ma anche a dirle ad alta voce. Sarà mai questa l’occasione per cui il sonnecchioso popolo dell’estremo Ponente ligure assuma nel suo insieme la consapevolezza che i nostri padri o i nostri fratelli maggiori o persino noi stessi abbiamo distrutto negli anni ’70 in modo grave il territorio? Solo chi non ha girato il mondo può dire che oggi la costa ligure sia bella. L’affastellarsi di palazzi ha riempito ogni spazio libero senza armonia; le strade sui corsi d’acqua hanno permesso di dare una viabilità minima in una regione per natura impenetrabile, ma ora sappiamo a quali costi lo hanno fatto. Sarà mai questa l’occasione perché anche questa remota Provincia realizzi che i cambiamenti climatici previsti a Rio ad inizi anni ’90 sono realtà e una remota ipotesi di scuola e che, quindi, la presenza di piogge di tipo tropicale sarà sempre di più la norma e non l’eccezione?"

Lo scrive la nostra lettrice Maria Paola Rottino che prosegue: "Dalla notte dei tempi al 42° di latitudine nord dove ci troviamo esistono quattro stagioni: non è sempre tradizionalmente piovuto in Liguria in questa stagione? Altro punto. In nome della sicurezza, accadono fatti di violazione sistematica del buon senso. E’ normale che le scuole si sentano obbligate a chiamare uno per uno tutti gli alunni perché il Sindaco decide di chiudere le scuole? E’ normale che dei docenti a spese proprie dal proprio telefono di casa facciano centinaia di telefonate per avvisare tutti i genitori della chiusura della scuola, apertura della scuola, cambio di orario di apertura della scuola? Evidentemente il buon senso direbbe altro. Esplicitiamo: per esempio, una volta che è emessa l’ordinanza sul sito del Comune o con altro canale di comunicazione, chi l’ha sentita bene e chi non l’ha sentita, pazienza! Tutti possiamo essere più tolleranti con i ritardi, le assenze e i fraintendimenti. Ora collegando tutti i dati: è assolutamente normale che ora i corsi  d’acqua in Liguria, sotto l’esplosione di piogge tropicali, escano dai loro letti e facciano danni. E’ evidente che gli abitanti della Liguria di oggi si trovano a fare i conti con questa realtà. Uno, due, tre giorni di chiusura delle scuole non allontano la realtà. Solo il lavoro serio, senza speculazioni, di risistemazione degli argini dei fiumi può allontanare la paura. Solo l’esempio serio delle famiglie può insegnare ai ragazzi a non solo a non dare la colpa all’altro, ma anche ad accogliere il rischio insito nella vita. Solo l’impegno disinteressato di una scuola seria può indicare una prospettiva di vita collettiva futura".

"In conclusione - termina la nostra lettrice - solo se si torna o ci si avvia a rapporti un po’ più veri con le persone e la natura, la natura non si fa e non si farà sempre più beffe di noi e noi saggiamente, senza passare il tempo ad accusarci a vicenda, avremo modo di godere di un piccolo spazio in questo cantuccio del mondo. Chi voglia riprendere la discussione, mi scriva: mariapaola@uno.it".

Carlo Alessi

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