Imperia Golfo Dianese - 22 ottobre 2011, 14:29

Imperia: raccolte quasi 500 firme contro la privatizzazione del servizio mensa

A fine mattinata, le firme erano quasi 500 (l'obiettivo finale è di 2000), un successo neanche troppo inaspettato quello della minoranza consiliare, (PD, PRC, SEL, FLI, UDC e lista civica con Imperia) che ha indetto una raccolta firme per opporsi alla privatizzazione dei servizi e della refezione scolastica.

Imperia: raccolte quasi 500 firme contro la privatizzazione del servizio mensa

A fine mattinata, le firme erano quasi 500 (l'obiettivo finale è di 2000), un successo neanche troppo inaspettato quello della minoranza consiliare, (PD, PRC, SEL, FLI, UDC e lista civica con Imperia) che ha indetto una raccolta firme per opporsi alla privatizzazione dei servizi e della refezione scolastica. Il caso Seris dopo il comunicato congiunto tra Comune e comitato dei genitori, che annunciava la riapertura di tre cucine su tre sino al 31/12/2001, si sposta per le vie della città dove, a quanto sembra, i molti firmatari non sembrano soddisfatti delle dichiarazioni della portavoce Tiziana Berlinguer:I genitori sono soddisfatti della decisione assunta seppur rammaricati per quanto riguarda la chiusura della cucina di Via Argine Destro e confidano, così come promesso dall’Amministrazione, che nel caso di esternalizzazione del servizio, vengano nuovamente ascoltate le opinioni del Comitato Genitori e prestata la giusta attenzione alle indicazioni di sua pertinenza”. Dalla nota sembra che i genitori abbiano accettato che i servizi in questione vengano in un prossimo futuro esternalizzati a patto si essere consultati. Non sono dello stesso avviso gli esponenti politici di minoranza che hanno indetto una raccolta firme che porteranno in consiglio comunale con la richiesta di:

  1. sospendere le pratiche relative alla privatizzazione

  2. mantenere l'operatività delle cucine

  3. rimodulare sulla base della posizione ISEE familiare le tariffe della refezione

  4. intraprendere un percorso politico per assicurare anche per il futuro la gestione pubblica dei servizi educativi e di refezione scolastica.

Credo – dice Carla Nattero di SEL – che bisognerebbe effettuare un monitoraggio dei servizi delle società partecipate dal Comune e se proprio c'è questa necessità di esternalizzare lo si faccia con i servizi non legati alla persona. Porteremo in consiglio queste firme e lo faremo non solo per i genitori a cui è stato dato un contentino con la riapertura di 3 cucine su 4 ma anche per i quasi 100 lavoratori della Seris che rischiano il proprio posto di lavoro se la privatizzazione andasse avanti”. 

Gabriele Piccardo

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