Far conoscere ai bambini lo spazio prezioso e unico del teatro, uno spazio dove accedere all’immaginario di giochi, storie, avventure, visioni, musica, avviene attraverso tempi e forme ben diversi da quelli della televisione, a cui sono abituati, condividendo con chi è vicino un sogno ad occhi aperti. E' questo l'intento dell'iniziativa 'Favole sogni e realtà' messa in campo dal Circolo Arci Guernica di Imperia.
Ecco il programma dettagliato della rassegna:
Sab 29 ottobre
Vito Mora in 'La storia dell’ uomo e della donna secondo Chefù'
Personaggi e interpreti:
Viaggiatore nel tempo: Svitol Moras;
Maestro del tempo e voce narrante: Chefù.
Si tratta del racconto degli ultimi 7 milioni di anni di storia dell'umanità narrati per lo più da musiche e movimenti corporei. Un racconto in cui i piccoli spettatori possono interagire partecipando alla costruzione narrativa. Lo spettacolo è influenzato dalla lettura di "Liberi dalla civiltà" di Enrico Manicardi. Il finale, che è la parte più importante nel teatro e nella vita, vede il viaggiatore nel tempo e il Maestro del Tempo discutere su quello che devono fare del proprio futuro e arrivano alla conclusione che serve un viaggio a ritroso. Basta andare avanti, torniamo indietro!
Un ritmo di jambè fa da colonna sonora per questo viaggio di consapevolezza a ritroso nel tempo, sapendo però che non è possibile tornare indietro, ma che, alla meno peggio, si può solo andare avanti riscoprendo il nostro passato, anche quello remoto. E cosa ancora più importante "Che il futuro lo decidiamo noi!".
Sabato 12 novembre
Luisa Vassallo e Elio Berti in 'Clownerentola'
Cosa succede se un clown entra in teatro dalla parte sbagliata? E cosa succede se accorgendosi di un baule dimenticato inizia a giocare con gli oggetti che ci sono dentro? Da tutto questo nasce “Clownerentola” uno spettacolo buffo e pieno di poesia, un gioco clownesco che cattura il pubblico in un mondo di magia e di emozioni.
Clownerentola è un momento insieme per giocare, per stupirsi e sorridere ma è anche la favola di ognuno di noi: di me, di te, ... e potrebbe essere scritta così:
C’era una volta un “io” che, senza sapere come e perchè, un giorno aprì gli occhi e iniziò a vivere trovandosi così davanti al grande spettacolo del mondo. Preso dalla curiosità, cercò un posto in prima fila per non perdersi quella meraviglia e vide così che c’era anche un sacco di altra gente e "io", che non voleva star da solo, ben presto strinse amicizia con alcuni, iniziò a giocare, a ridere e a scherzare, e si divertì un sacco. Ma ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione: un grande baule verde che conteneva tutte le fiabe. Senza immaginare cosa sarebbe successo ci ficcò il naso dentro e cadde in una magnifica favola, la sua favola, la favola di Clownerentola!
Sabato 26 novembre
Daniel Delministro in 'Gracias, America Central!'
Da dove viene il pomodoro che condisce la nostra pizza? E il mais che è per noi polenta o popcorn? Sarà vero che il cioccolato che tanto ci piace era la bevanda sacra degli aztechi? E che vivono ancora oggi uomini e donne che indossano i colori della foresta?
Un coinvolgente spettacolo-laboratorio multisensoriale che accompagnerà i giovani spettatori alla scoperta di quel mondo di sorprendente natura, di antichissima storia, di colori intensi e di straordinaria diversità culturale che è l'America Centrale, fino a comprendere per quanti motivi possiamo dire: "¡Gracias, America Central!".
Sabato 10 dicembre
Roberta Agostini e Daniela Carucci in 'Naftalina'
…sotto le camicie stavano tutte le scarpe di mia madre e sotto ancora immaginavo che ci fosse la terra, con i lombrichi e che l’armadio fosse lì, come piantato, e che avesse radici profonde e lunghe, lunghe come le strade. C’era una volta, e c’è ancora, un vecchio armadio. Lì dentro, tra i vestiti e nei cassetti vivono pupazzi, burattini e altre creature che amano raccontare storie di un tempo che fu. Tempo della natura e delle stagioni, tempo per far crescere gli alberi. Tempo dei ricordi, tracce di chi passò: lettere, scarpe, cappelli, pensieri… Tempo per raccontare storie di signore imbellettate, fratelli birboni, naviganti invisibili… L’armadio si trasforma e piano, piano si scoprono i suoi segreti e quelli dei suoi abitanti.
In un gioco teatrale che indaga la memoria due animatrici-attrici dentro e fuori all’armadio raccontano senza quasi usare parola, attraverso immagini, movimento, suoni e silenzi. Nel 2006 lo spettacolo ha ricevuto la menzione speciale per l’idea originale dalla giuria del Festival Ibero-americano di Mar del Plata, Argentina.
Le rappresentazioni avranno inizio alle ore 18. Per chi lo desidera, dopo lo spettacolo, cena conviviale a prezzi popolari con menu' particolare per i più piccini. Info 331 1143004.