Al Direttore - 09 luglio 2011, 10:55

Imperia: progetto 'Dal parasio al mare' discusso in consiglio, le riflessioni del M° Ferrigato

'Dal Parasio al Mare': il partecipe silenzio dei cittadini (note a margine del Consiglio Comunale del 1.07.2011)

Imperia: progetto 'Dal parasio al mare' discusso in consiglio, le riflessioni del M° Ferrigato

"Venerdi 1 luglio 2011, ho avuto il piacere e l’onore di assistere in prima persona allo svolgimento del Consiglio Comunale di Imperia, in altre parole l’agorà, la piazza reale nella quale si prendono le decisioni riguardanti la 'polis', la città. Ho scelto di parteciparvi poiché uno degli argomenti della serata riguardava la possibilità di apportare delle modifiche al progetto 'Dal Parasio al Mare'. E’ stata un’esperienza faticosa poiché la seduta è iniziata intorno alle 20.00 e si è conclusa a notte fonda (intorno all’una e trenta), ma anche molto interessante per capire alcune 'cose' della politica e del funzionamento della stessa.

Due sostanzialmente le mie riflessioni:

1. Senza entrare nel merito delle questioni ma rimanendo a un livello puramente formale, osservo che il Consiglio, a seguito dell’esposizione della mozione, ha dedicato molto tempo a discutere sulla bontà del progetto, sulla bravura di chi lo ha portato avanti e su questioni specifiche dello stesso che purtroppo non riguardavano l’oggetto della discussione: Si possono apportare delle modifiche? E se si, quali? Ma soprattutto, quali sono i lotti già assegnati e quelli ancora da assegnare sui quali è possibile aprire un confronto? Solo in conclusione (verso l’una) dagli scranni più alti del Consiglio sono comparsi dei fogli illustrativi di modifica del progetto che purtroppo, per il pubblico presente, erano troppo distanti...

2. Si è cercato con toni più o meno enfatici di dare una 'paternità' al comitato spontaneo e alle numerose firme di dissenso apposte dai cittadini. Di nuovo maggioranza e opposizione si sono confrontate sull’argomento... intanto il tempo passava... tanto che i cittadini presenti hanno pure ricevuto i complimenti bipartisan del Consiglio per la pazienza e la presenza attenta. Lo stesso non posso dire di chi era dall’altra parte: non è carino vedere 'eletti' che se ne vanno mentre altri 'eletti' parlano, il cittadino osserva... silente.

Penso che la politica debba riflettere su cosa sia la 'polis': è un concetto astratto che rimane 'inscatolato' nelle stanze del palazzo oppure è una città vera formata dalle persone che la abitano compresi gli eletti (tutti)? Il dissenso dei cittadini non va confuso con la disobbedienza civile o con l’oltraggio; sono parole diverse che forse l’agorà confonde. Il dissenso, che nasce spontaneamente nelle chiacchiere al bar, a volte, per cose importanti come l’acqua, la salute, l’ambiente, si 'auto-struttura' e comincia a prendere corpo trasformandosi in uno strumento in più, con il quale gli eletti non hanno confidenza proprio perché estraneo al palazzo.

Sono tornato a casa stanco, ma felice, perché ho avuto la conferma che la polis è un organismo ancora vivo, complesso, arricchito da molte diversità: non può sopravvivere al bar, aspetta trepidante  la 'partecipazione'.

M° Paolo Ferrigato".

Redazione

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