"Proprio nei giorni scorsi avevo fatto notare come tanti candidati non rispettassero la legge elettorale che vieta l’esposizione dei manifesti elettorali al di fuori degli spazi appositamente previsti dal comune.
Sono esposti in violazione della legge elettorale i manifesti al gazebo del PD in piazza Sisto IV, i manifesti esposti nei point elettorali della lista Marson in via Paleocapa, in quello del candidato PD, Saettone nel point in via Crispi, quello del candidato Bagozzi all’uscita dell’autostrada a Legino, inoltre sono molto discutibili i manifesti comparsi negli spazi commerciali che pubblicizzano la sua agenzia immobiliare, anche se non sono strettamente elettorali quello che campeggia è il suo cognome.
Sono abusivi i manifesti esposti nello spazio numero 18 e 19 delle liste, le liste sono infatti “solo” 17 in genere questi sono dell’UdC e del PdL.
Sono abusivi i manifesti affissi dietro i tabelloni elettorali e qui troviamo ancora il mitico Bagozzi dell’IDV, ma non solo ci sono manifesti del PdL, dei Socialisti, della Lega Nord, dell’UdC e della Lista Berruti.
Ho anche dichiarato alla tribuna elettorale della RAI che andrà in onda oggi alle 15.05.
Ieri lo ritengo che gli amministratori e i candidati dovrebbero essere i primi a rispettare la legge e a dare il buon esempio ai giovani che troppo spesso si lasciano andare ad atti di teppismo e agli stranieri che arrivano sul suolo della nostra Nazione.
Mai mi sarei aspettato quello che è avvenuto oggi: l’arresto di uno dei candidati del PD, non una persona qualunque ma un dirigente del comune di Vado (responsabile del settore lavori pubblici), nonché presidente di una società sportiva. Non so se il candidato del PD risulterà colpevole o innocente, fino alla conclusione del processo vi è la presunzione di innocenza, ma la domanda che mi pongo è un’altra: come faranno i candidati che non esitano a violare la legge per avere il piccolo vantaggio di qualche manifesto in più a resistere alla tentazione di lasciarsi "