- 26 aprile 2011, 07:11

IDV serra le fila: Stefano Quaini sostiene l'esposto legale sulla centrale a carbone di Vado

"Non possiamo più pensare che lo sviluppo del nostro territorio possa essere a scapito della nostra salute (...) per l’Italia dei Valori, se al primo posto dell’economia, dell’occupazione e dello sviluppo ci sta un rigoroso rispetto dell’ambiente e della salute, tutti ci guadagnano, perché non sono più possibili operazioni speculative e di rapina del territorio" Sull'esposto ad oggi tacciono Socialisti e PdL, contrario il PD di Ditullio

IDV serra le fila: Stefano Quaini sostiene l'esposto legale sulla centrale a carbone di Vado

"In qualità di medico che da anni si occupa di patologie neoplastiche e che ha visto e conosce direttamente i danni provocati alla salute in generale dall’inquinamento ambientale, ritengo giuste le motivazioni ben elencate nel ricorso che vuole far luce sulle storiche presunte responsabilita’ di Tirreno Power, ma aderisco anche allo scopo di rendere sempre piu’ efficace l’azione di tutti i soggetti che devono avere quale missione la prevenzione del danno ed il contrasto a politiche che vadano in direzione diversa rispetto alla tutela della salute della cittadinanza.

In relazione alla costruzione a Savona di una centrale a carbone da parte della Tirreno Power aggiuntiva a quella attuale ci furono molte persone che chiesero all’azionista italiano di riferimento come intendesse rispondere a 10 precise domande che noi condividemmo.

Come è prassi in Italia i potenti non rispondono, fanno quello che vogliono, se ne infischiano delle istituzioni, della popolazione e dei lavoratori. Tutto sta continuando come prima con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini.

Italia dei Valori della Liguria e Nazionale hanno deciso di farsi protagonisti di una proposta coerente con quei quesiti posti proprio per evitare di subire decisioni che siano in contrasto con il bene pubblico primario che vogliamo difendere radicalmente: la salute nostra e dei nostri figli.

In primo luogo per noi è inaccettabile il progetto di Tirreno Power così come è stato presentato che prevede di aggiungere emissioni inquinanti alle attuali.

L’ obiettivo che ci poniamo è quello di abbattere le attuali emissioni del 75%, esso è tecnicamente possibile e tecnologicamente realizzabile, certo costa molto.

Chiediamo quindi che il totale delle emissioni di Co2 sia radicalmente abbattuto, rispetto alle attuali, applicando le migliori tecnologie che sono a disposizione.

Altro obiettivo è quello di ottenere un forte investimento sulle fonti rinnovabili, infatti riteniamo il sole e il vento il vero futuro per un giusto equilibrio tra sviluppo, vita delle persone e rispetto ambientale.

L’acqua di raffreddamento degli impianti, che attualmente va a finire in mare, deve essere attentamente monitorata da un soggetto pubblico e deve essere processata da un depuratore, in maniera tale da contrastare così l’inquinamento. Tutto questo deve essere verificato, monitorato, reso pubblico e trasparente.

L’unico percorso perché ciò accada è che i controlli sulle emissioni siano di pertinenza a un ente esterno alla proprietà e che veda i comitati dei cittadini direttamente coinvolti ed informati.

Sappiamo che questa nostra impostazione comporta una spesa ben notevole ma non possiamo più pensare che lo sviluppo del nostro territorio possa essere a scapito della nostra salute.

In questi momenti di crisi della nostra provincia un serio piano industriale può, tra l’altro, portare forte impulso occupazionale sia nei lavori di ristrutturazione e costruzione che nella gestione di impianti moderni i quali hanno bisogno continuamente di essere presidiati e tenuti efficienti.

Insomma, per l’Italia dei Valori, se al primo posto dell’economia, dell’occupazione e dello sviluppo ci sta un rigoroso rispetto dell’ambiente e della salute, tutti ci guadagnano, perché non sono più possibili operazioni speculative e di rapina del territorio.

Ritengo inoltre che il Presidente della Regione Luguria Claudio Burlando, l’assessore Briano e tutta la giunta ligure abbiano lavorato nella giusta direzione di salvaguardare e raggiungere gli obiettivi che consentono di coniugare il rispetto dell’ambiente e la tutela dei posti di lavoro in questo difficile periodo economico.

Dott. Stefano Quaini

Consigliere Regionale Italia dei Valori

Presidente Commissione salute e sicurezza sociale Regione Liguria"

Com. Stefano Quaini

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