Politica - 19 aprile 2011, 10:48

Imperia: nuove cariche per la Porto, Fossati attacca Leone

"Credo che nessuna persona sana di mente posa credere a tale favoletta, di sicuro FLI non ci crede" ha detto Giuseppe Fossati.

Imperia: nuove cariche per la Porto, Fossati attacca Leone

"Leggo le paradossali dichiarazioni del Vice Sindaco Leone sulla nuova composizione del CdA della Porto di Imperia s.p.a. e resto allibito". E' questo il commento del Capogruppo di Futuro e Libertà, Giuseppe Fossati in merito alla nomina di Beatrice Cozzi Parodi alla guida del CDA della Porto di Imperia. 

"E’ veramente surreale, infatti, la tesi del Vice Sindaco, secondo cui rinunziare alla Presidenza della Porto di Imperia servirebbe 'anche a fare un po' di chiarezza' in quanto 'Il Comune ha avuto fino ad oggi una sovraesposizione' e sia preferibile non esprimere più il Presidente della società, in quanto il Comune avrà 'un ruolo di controllo e non più di amministrazione'. Sembra proprio di sentire la famosa fiaba della volpe e dell’uva. Dopo aver offerto la Presidenza della Porto di Imperia a destra e a manca per chiudere accordi politici o indennizzare chi è stato ingiustamente mortificato dalle dal PdL, Leone vorrebbe far credere ai cittadini che ha scelto di rinunziare a tale Presidenza nell’interesse della Città. - dichiara Fossati - Credo che nessuna persona sana di mente posa credere a tale favoletta, di sicuro FLI non ci crede. Detto ciò, da cittadino prima e da amministratore poi, non posso che esprimere tutta la mia indignazione per come L’Amministrazione sia incapace di rappresentare gli interessi pubblici ed esca umiliata dal confronto con i soci privati. Per settimane il Vice Sindaco, ormai con tutta evidenza unico il vero leader dell’Amministrazione, è andato ripetendo a gran voce che il Comune ravvisava la “necessità di un aggiornamento della governance societaria con eventuali modifiche per snellire l'organismo di governo della Porto di Imperia SpA”, per voltare pagine ed andare avanti. Nonostante ciò, l’unica modifica rispetto al CdA precedente è stata l’inevitabile sostituzione dei membri nominati dal Comune (scelta che non era nella disponibilità dei soci privati) e l’unico “aggiornamento della governance” consiste nella circostanza che il Comune di fatto non conterà più nulla nel CdA, non esprimendo più il Presidente. In tale situazione, i casi sono due: o i soci privati si sono fatti beffe delle richieste del Comune, e ciò sarebbe certamente grave, o quanto avvenuto è esattamente quanto il Vice Sindaco Leone si prefiggeva, e allora, da cittadini, dobbiamo veramente preoccuparci".

Stefano Michero

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