- 07 aprile 2011, 16:28

Cairo, RSU Schneider: scioperiamo per difendere il diritto ad un lavoro stabile

Pubblichiamo integralmente i comunicati delle RSU di Schneider Electric di Cairo Montenotte - Bragno

Cairo, RSU Schneider: scioperiamo per difendere il diritto ad un lavoro stabile


Proseguono gli scioperi a scacchiera con adesione totale degli operai ed una sempre più crescente adesione tra gli impiegati che respingono la contropropaganda della Direzione di stabilimento. La rottura unitaria del tavolo di trattativa il 20 gennaio, ha respinto la proposta aziendale di interrompere la possibilità, concessa dal contratto integrativo in vigore, di maturare anzianità al Lavoratore in somministrazione. Questi, raggiungendo i 20 mesi poteva essere preso in considerazione, se i carichi di lavoro lo permettevano, per essere inserito in un percorso che lo avrebbe portato alla stabilizzazione. L’ RSU essendo sempre disponibile a trovare una soluzione “ pacifica” della vertenza ha cercato nel mese di febbraio, ogni possibile mediazione diplomatica coinvolgendo le istituzioni ( Comune, Provincia, Regione ) e le forze politiche chiedendo loro di sensibilizzare la Direzione dello stabilimento sul tema del diritto dei precari a poter accedere ad un lavoro stabile. Solo l’intervento e la visita allo stabilimento dell’ assessore all’industria della Regione Liguria Enrico VESCO ha portato l’Azienda a concedere tre incontri all’ RSU che si sono svolti nel mese di marzo nei quali la Direzione di Stabilimento ha ribadito la volontà di procedere ogni anno alla sostituzione massiva degli interinali, anche di quelli che sono stati valutati secondo il Sistema di Prestazione Schneider come persone che hanno “ pienamente raggiunto gli pienamente gli obiettivi affidati loro “.
Pertanto l’RSU ha chiesto un secondo incontro al Sindaco di Cairo Montenotte dove è situata la fabbrica, per farsi promotore di un tavolo istituzionale ( Enti locali, OO.SS., RSU, e Azienda ) per trovare una soluzione al conflitto.

Cairo Montenotte, 07/04/2011

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SCHNEIDER ELECTRIC Cairo M. 06/04/2011
Otto ore di sciopero decise all’unanimità dalle Assemblee dei Lavoratori che si articoleranno in base alle modalità decise di volta in volta dall’ RSU aziendale. Dopo un mese di confronto al tavolo aziendale si inasprisce la vertenza sugli interinali nella fabbrica di Bragno, leader mondiale nella produzione di trasformatori di misura di Media Tensione. La trattativa si è arenata sulla posizione aziendale di interrompere tutti i contratti degli interinali, (licenziare) dopo 12 o al massimo 18 mesi di lavoro per sostituirli in toto con manodopera “fresca”, anche nel caso in cui permanga la necessità del loro massiccio utilizzo ( dal 30 al 50% della forza lavoro a tempo indeterminato Schneider ).

 
“Siamo di fronte al perseverare di un’ostinata “rottamazione” degli interinali. E’ una decisione aziendale inaccettabile, perché colpisce Lavoratori che hanno il diritto di continuare a lavorare, e incomprensibile perché danneggia la stessa organizzazione produttiva che è costretta a sostituire personale professionalizzato con altri lavoratori che a loro volta saranno lasciati a casa” questo è il commento di Alberto Lazzari segretario provinciale Fiom CGIL.

L’ RSU dichiara che “Oggi il primo pacchetto di ore di sciopero ha avuto la totale adesione dei Lavoratori della Schneider che sacrificano ore del loro stipendio in difesa del diritto dei precari a poter accedere ad un lavoro stabile in presenza di carichi di lavoro favorevoli. Inoltre la modifica introdotta dall’Azienda sulla gestione dei Lavoratori in somministrazione ci preoccupa molto. Dal punto di vista industriale è una manovra incomprensibile perché arriva in un momento di crescita produttiva, la sostituzione continua di manodopera vanifica tutte le azioni portate avanti finora sul recupero della produttività oraria e sulla riduzione dei costi di qualità del prodotto, e sopratutto questo porta al peggioramento delle performance dello stabilimento in un momento nel quale sarebbe invece necessario dimostrare la nostra bravura per conquistare notevoli quote di mercato messe a disposizione dalla neo–acquistata AREVA e perennizzare la produzione nello stabilimento di Cairo.  Sostituire periodicamente gli interinali significa affidare la produzione a persone demotivate che, consapevoli già dal primo giorno che non arriveranno mai all’assunzione, avranno maggiori difficoltà a offrire motivazioni ed impegno. Tutto questo, visto in un contesto produttivo pressoché affidato all’abilità manuale degli operatori, potrebbe portare a conseguenze pericolose per il futuro dello stabilimento. “

Cairo Montenotte, 06/04/2011

Com RSU

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