- 29 marzo 2011, 11:14

Claudio Giberti, primario di Urologia al San Paolo, rompe il muro d'omertà: “Me ne vado da Savona, Neirotti mi boicotta da anni”

Clamoroso sfogo dell'urologo al Secolo XIX: “Sto chiedendo da due anni di acquistare un nuovo robot, hanno preferito acquistare due litotritori: ne avevamo già uno e la tecnica è superata”...

Claudio Giberti, primario di Urologia al San Paolo, rompe il muro d'omertà: “Me ne vado da Savona, Neirotti mi boicotta da anni”

“Oggi scade il mio contratto, non so se lo rinnoverò”.

Questa la dichiarazione rilasciata al Secolo XIX da Claudio Giberti, primario di urologia al San Paolo. Alla base di questa decisione il disinteresse dimostrato verso il robot che ha consentito un enorme salto di qualità nel trattamento di diverse patologie (nel 2013 sarà fuori produzione  e non si troveranno più i pezzi di ricambio. Andava sostituito, c’erano già i soldi disponibili, sono stati dirottati verso altre apparecchiature - due litotritori - di cui non c’era alcun bisogno. "Ne ho già uno, e poi la tecnica ormai è superata", commenta Giberti). Ma soprattutto emerge un contrasto, che appare difficilmente sanabile, con la dirigenza dell’ASL2.

“Neirotti mi boicotta da due anni – ha dichiarato Giberti – Forse c’è un ordine dall’alto, perché sono un personaggio scomodo e difficile da gestire”.

Neirotti è stato definito “un re travicello, sballottato dalle onde” per le sua difficoltà di gestire la fusione di due aziende, ASL e Santa Corona.

Sentiremo non appena possibile la replica del direttore.

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