Politica - 24 febbraio 2011, 10:03

Imperia: Emilio Varaldo "Le altre due volte il mio è stato un insediamento più soft !"

Il neo presidente del consiglio comunale analizza l’attuale situazione venutasi a creare all’interno dell’assise, dopo gli scontri di lunedì scorso. "L’importante ora è stare a contatto con la gente" ha detto.

Emilio Varaldo

Emilio Varaldo

Tornato per la terza volta a presiedere il consiglio comunale di Imperia Emilio Varaldo, già a capo dell’assise nelle due amministrazioni Sappa, si è trovato subito a dover affrontare una delle sedute più calde del recente passato politico della città. "Ho accettato di tornare a fare il presidente del consiglio comunale in un momento molto delicato, sia a livello nazionale sia locale – analizza Varaldo - Credo che ognuno di noi debba dare il suo contributo nel ruolo che ritiene di fare meglio".

Non sarà, infatti, facile presiedere in questo momento il consiglio, e l’altra sera ne è stata la testimonianza. "Si è vero, io tornando indietro con la memoria, in questi ormai 26 anni di presenza in consiglio comunale, ricordo solo un altro episodio di tensione con il pubblico in aula. Non è stato facile. Tra l’altro proprio nel momento del mio insediamento. Diciamo che è stato un battesimo abbastanza particolare, le altre due volte è stato più soft. Però comunque ci sta anche la partecipazione di una parte della città. Tra il pubblico c’erano persone simpatizzanti sia del centrodestra sia della sinistra".

Come ha vissuto, in questi quasi due anni, il ruolo di semplice consigliere comunale ? "Li ritengo molto gratificanti, perché ho partecipato ad un’assemblea molto rinnovata rispetto al passato con un consiglio comunale sano e attivo, quindi è stata una bella esperienza. IL ruolo del consigliere è molto importante perché deve stare in ascolto di quelle che sono le esigenze ed i problemi della cittadinanza e operare al meglio.

Cosa si augura adesso ? "L’importante è che in questo momento tutti i 40 consiglieri, oltre ovviamente al sindaco e agli assessori, stiano molto tra la gente per capire quali debbano essere, da qui alla fine del mandato, gli obiettivi primari della nostra città".

Federico Marchi

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