Prostituzione in strada: Alessio Crisafulli risponde nuovamente a Franco

"Mi sento in dovere di rispondere al sig. Franco e giuro di farlo per l'ultima volta perchè mi trovo disgustato nel parlare con questa persone perchè inizio a capire molto favorevole alla prostituzione in strada quindi,ripeto senza offesa,con qualche interesse personale. Sono consapevole che il DDL e stato solo approvato dalla Camera dei Deputati ed e in attesa di votazione al Senato voglio precisare che il DDL e fermo e non votate perchè sono in corso delle correzione ancora più dure contro la prostituzione e non ci sarà nessun pericolo che non passi la legge prechè tutti d'accordo. Essendo che il sig. Franco a dato delle percentuali informandomi bene voglio dare pure le mie: secondo  le stime del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vi sono tra le 15.000 e le 18.000 donne coinvolte nella prostituzione. Il 65% lavora in strada, il 35% in albergo o in appartamento. Il 20% è minorenne. Tra le 15.000 e le 25.000 sono le prostitute straniere. Soprattutto nigeriane, ma anche albanesi, polacche e bielorusse. Il 30% del totale sono i transessuali che si prostituiscono. Il 20% è minorenne lavora in strada con un'altro 10% non minorenne vittima del racket e costretto al mestiere sulla strada a seguito di minacce dirette, anche, a parenti o figli rimasti in patria. Da 5.000 a 7.000 euro: tanto rende al mese una prostituta al suo sfruttatore. Quindi a conti fatti il 40% decide di prostituirsi in casa o in albergo ILLEGALMENTE per o non scelte sue. Sig. Franco se proprio deve segua quel 40% e leviamo dalla strada le persone sfruttate".