Politica - 29 novembre 2010, 10:33

Sanremo: termosifoni spenti alla 'Rubino', intervento del Consigliere Daniela Cassini

Sanremo: termosifoni spenti alla 'Rubino', intervento del Consigliere Daniela Cassini

Interviene anche il Consigliere Comunale di opposizione, Daniela Cassini, in relazione alla situazione della scuola 'Rubino', dove anche oggi i termosifoni sono rimasti spenti:

"Purtroppo stamattina alla Scuola Rubino si è verificato quanto avevo previsto: il riscaldamento non è ancora funzionante nonostante le rassicurazioni degli Amministratori che nei giorni scorsi avevano annunciato per oggi la riattivazione dell'impianto termico! Nel campo della scuola in generale ed in questo annoso ed emblematico caso, i ritardi e le sottovalutazioni della Giunta sono esemplari e drammatici: la storia della caldaia della scuola Rubino deve essere chiarita. Si è data (e magari si darà ancora oggi) la responsabilità agli uffici comunali del clamoroso disservizio della disattivazione del riscaldamento nella scuola elementare. La verità è un'altra e le prove documentali con tanto di date lo comprovano: gli uffici hanno provveduto a smontare la caldaia a maggio e hanno verificato la condizione di pericolosità e irreparabilità della caldaia e quindi la necessità della realizzazione di una nuova centrale termica per la messa in sicurezza dell'impianto termico (soluzione anche economicamente più vantaggiosa). Dopo una stima dei lavori e dei costi da sostenere, il 23 giugno hanno fatto una proposta alla Giunta per i lavori necessari dell'importo di 80.000 euro, la Giunta ha inizialmente tergiversato e quindi alla metà di luglio ha rinviato la pratica agli uffici senza decisioni. Il Servizio Impianti tecnologici e innovazione il 19 agosto ha nuovamente richiesto un finanziamento alla Giunta evidenziano l'urgenza della questione in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico, essendo evidente a quel punto che non si sarebbe potuto rispettare il termine di conclusione del lavoro per l'inizio della scuola; la Giunta ha esaminato la pratica nuovamente e finalmente il 17 settembre gli uffici possono indire la gara con 9 ditte, il 6 ottobre sono aperte le buste con le offerte pervenute (5) e la ditta vincitrice si è quindi aggiudicata i lavori per 70.000 euro più IVA; solo il 26 ottobre, dopo l'attesa dell'assenso della Giunta, il Settore finanziario finanzia la pratica. Nello stesso giorno gli uffici tecnici hanno provveduto a stipulare il verbale di consegna dei lavori alla ditta appaltratrice, che ha iniziato alla fine di ottobre espletando anche le procedure per i Vigili del Fuoco. E' evidente quindi il colpevole atteggiamento della Giunta che di fatto ha perso almeno tre mesi e di conseguenza non ha consentito l'approntamento e la messa in sicurezza dell'impianto termico della scuola in tempo utile, come negli anni scorsi si è sempre fatto utilizzando il periodo tra la conclusione di un anno scolastico e l'inizio del nuovo per  questo tipo di interventi. Non solo: ha creato anche disagi per i bambini, malcontento e polemiche tra le famiglie per un comportamento amministrativo incomprensibile. I dati forniti dimostrano che nessuna utilità è venuta da questi ritardi burocratici, perchè la stima dei lavori e dei costi era già stata individuata dagli uffici a maggio e il minimo scostamento tra i costi (iniziale e aggiudicato) è frutto del normale meccanismo di gara. Comesi può definire allora? Superficialità, sottovalutazione, disinteresse, altre priorità? Certo questa Amministrazione non brilla per sensibilità verso la scuola e l'istruzione in genere, se si pensa che nei giorni scorsi, durante la discussione sull'assestamento di bilancio, la maggioranza ha bocciato una mia proposta di utilizzo di una parte dell'avanzo di amministrazione per il finanziamento dei progetti didattici straordinari delle scuole pubbliche dell'obbligo (elementari e medie).  Non ci si rende conto della grande responsabilità verso i cittadini, piccoli e grandi, che si assume quando si amministra una città e alla quale bisogna dare sempre risposte nei tempi giusti. Perdere tempo in attività di immagine, enunciazioni di cambiamenti, operazioni pseudomanageriali, non è funzionale ai veri bisogni anzi comincia a rivelarsi dannoso!"

Carlo Alessi

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