Al Direttore - 29 novembre 2010, 21:53

Sanremo: riscaldamento spento alla 'Rubino', il commento di una mamma

Sanremo: riscaldamento spento alla 'Rubino', il commento di una mamma

Una nostra lettrice, una mamma di una bambina della scuola Rubino, ci ha scritto per commentare la situazione odierna:

"Ho appena letto il vostro articolo di oggi e mi sono arrabbiata. Usare frasi come '... ma, nel frattempo, erano arrivate nelle aule le stufe SUBITO predisposte dal Comune che sono state SUBITO accese ma che, ovviamente, non potevano SUBITO garantire un calore diffuso...' sembra quasi che il problema della caldaia sia scoppiato solo ieri e prontamente il Comune ha SUBITO approntato rimedi per evitare che i nostri bambini dovessero studiare e mangiare AL FREDDO!!! No, il problema, oramai lo sappiamo tutti, è di diversi mesi fa. Le priorità del Comune però sono state ben altre. Sarebbe il momento di cambiare, di dare un taglio alla 'politica di facciata' e di pensare davvero ai problemi dei cittadini, a maggior ragione se si tratta di bambini e giovani. Sarebbe stato bello avere il Sindaco a mangiare al freddo con i bambini, magari si sarebbe reso conto del reale problema di una scuola senza riscaldamento alle soglie di dicembre, senza dimenticare che ci sono anche i piccoli che hanno solo 6 anni... Ma questo non fa fare bella figura. E' molto meglio tacere e pensare alla pista di pattinaggio (come faremmo senza?) o a passeggiare con Gianni Morandi (lui ovviamente non c'entra, è un grandissimo big della canzone italiana ed è estraneo alla vicenda) con la maglietta e la scritta SANREMO in bella vista. Ma la realtà è un'altra. E' come l'esempio del tizio che va a comperare le sigarette con il macchinone nuovo e a casa la famiglia muore di fame (ma dentro le mura domestiche nessuno li vede). Quello che più fa male è che questa volta il disagio è toccato ai nostri bambini. Li abbiamo visti la scorsa settimana tornare a casa con mal di testa o mal di gola, con tosse e catarro, ma l'istruzione è importante e fino ad oggi i nostri bambini erano lì, pronti per passare 8 ore al freddo, nonostante tutto, con qualche maglione in più! Oramai le parole non servono, non servono nemmeno le scuse (che tanto non arriveranno). Speriamo solo che si sistemi tutto velocemente, magari già da domani, così da poter tornare alla normalità. Un grazie particolare ai nostri bambini che hanno dimostrato ancora una volta che sono più 'grandi' dei grandi".

Carlo Alessi

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