"Nella mia precedente interpellanza dell’8 novembre scorso, relativa all'accesso allo studio di riorganizzazione delle risorse umane del Comune di Sanremo, ad opera della società Maggioli, lamentavo un ritardo nell’acquisizione del suddetto documento, pur avendone fatta espressa richiesta al Segretario Generale già nel luglio scorso. In effetti ho poi ricevuto in visione copia del suddetto studio la settimana successiva e quindi in un certo senso la mia interpellanza potrebbe considerarsi superata, ma colgo l’occasione per far conoscere ai Consiglieri e ai cittadini i punti salienti che emergono dall’analisi dell’organizazione strutturale dell’Ente Comunale. Lo studio e il progetto di riorganizzazione lavorativa furono commissionati alla Società Maggioli nel novembre del 2009; a distanza di un anno vorremo sapere se le direttive di tale studio siano state recepite e quando si intenda metterle in atto".
Lo scrive Domenico Infante, Consigliere Comunale di opposizione a Sanremo, che prosegue: Il progetto di revisione organizzativa risulta essere di fondamentale importanza nell’ottica di:
- rendere funzionale tutta la struttura organizzativa del Comune di Sanremo;
- migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese, velocizzando le prestazioni;
- ridurre ed ottimizzare la spesa per il personale che in una situazione di non rispetto del patto di stabilità assume un’importanza fondamentale.
I punti essenziali che emergono da tale analisi sono i seguenti:
- il rapporto tra cittadini e addetti è sbilanciato con 1 addetto ogni 103 abitanti, a fronte di un rapporto di riferimento nazionale di 1 addetto ogni 130-180 abitanti. Quindi sembrerebbe esserci un eccesso di personale;
- l’organico è poi nettamente sbilanciato verso i livelli bassi: il 42% delle persone sono in categoria A e B contro il 10% in categoria D. Cioè troppa pancia e poca testa;
- gli investimenti che il Comune fa assommano a 263 Euro per abitante, contro una media nazionale di 300-500 euro per abitante. Per contro il prelievo per tassazione locale a Sanremo è di 483 euro/abitante contro i 200-250 euro/abitante della media nazionale. Pertanto il rapporto investimento/prelievo è pari a 0.5 contro un valore medio di riferimento di 1.5-2. In pratica un cittadino di Sanremo paga il doppio di contributi locali per ricevere in cambio la metà di investimenti rispetto alla media nazionale.
Tra i punti di debolezza della struttura Comunale vi è un eccessivo frazionamento delle strutture. Ad esempio vi sono ben 59 persone addette al contatto con il pubblico, ma complessivamente i numerosi sportelli funzionano male, sono scarsamente accessibili, poco accoglienti e hanno orari tutti diversi tra loro e molto limitati. L’informatizzazione degli uffici è ancora scarsa e manca quasi del tutto l’interattività telematica tra gli uffici. Ciò comporta disagi per il cittadino, costretto a recarsi a più sportelli in orari diversi e complessivamente scarsa efficienza della macchina comunale".
"Non mi dilungo sulle successive proposte di riorganizzazione formulate - prosegue Infante - come quella della creazione di un solo sportello unico per il cittadino e le imprese o quella del doppio sportello con 2 front-line distinti, uno per i cittadini ed uno per le imprese. Non mi dilungo sulle carenze organizzative che emergono dall’analisi dei singoli settori. Ad es. nel settore finanze oppure nel settore Territorio. Per concludere il progetto di revisione organizzativa mette in luce note molto dolenti sulla struttura organizzativa e sull’efficienza della macchina comunale, proponendo importanti cambiamenti per recuperare efficienza e liberare risorse. Mi auguro che questa esigenza sia fortemente sentita dalla Giunta e dal Sindaco e che sia altresì riconosciuta l’urgenza e l’indifferibilità di tale riforma. Per quanto ci riguarda, seguiremo e vigileremo sull’effettiva revisione organizzativa del Comune di Sanremo, augurandoci che questo progetto non rimanga solo sulla carta rappresentando la solita risorsa sprecata ( ricordo per inciso che si tratta di uno studio costatato circa 20.000 euro), sempre nell’ottica di miglioramento dei servizi per i cittadini di Sanremo. Ci rendiamo anche conto che certe profonde riorganizzazioni strutturali verranno inevitabilmente a sovvertire situazioni che si sono cristallizzate negli anni, con relative nicchie di potere che si sono create nel tempo;l’ operazione non sarà certo indolore per molti aspetti, ma confido nel coraggio e nella determinazione del nostro Sindaco. La trasformazione di Sanremo passa anche dalla riforma dell’organizzazione di lavoro del Comune; solo così il nostro Sindaco potrà essere considerato un innovatore vero".