Politica - 25 novembre 2010, 09:11

Ventimiglia: botta e risposta, ecco il 'rimbrotto' di Scibilia a Scullino

Ventimiglia: botta e risposta, ecco il 'rimbrotto' di Scibilia a Scullino

"Mi risulta sorprendente l’intervento del Sindaco della città di Ventimiglia , che per evidenziare ancora una volta quale sia il 'Sistema  Scullino', attacca in modo vergognoso un consigliere regionale, che è noto la pensa in modo diverso da lui. In particolare non condivido il suo modo di concepire la politica e la gestione della vita pubblica, che ha di fatto ridotto l’opposizione in Consiglio Comunale al lumicino. Un sistema costruito sulla concentrazione del potere nelle sue mani, attraverso scelte amministrative univoche. Un sistema che individua amici e nemici, che vengono trattati in modo diversi, utilizzando il suo ruolo di capo dell’amministrazione comunale, come si fa nella vita privata".

Lo scrive il Consigliere Regionale, Sergio Scibilia, in risposta al Sindaco della città di confine, e prosegue: "Tra le prime l’affidamento della macchina gestionale amministrativa dei settori chiave del Comune (ufficio legale, espropri, procedimento giuridico-subbapalti,procedure concertative-grandi appalti, stato civile, anagrafe) ad una persona esterna di sua massima fiducia, assunta senza alcuna selezione pubblica, che contemporaneamente continua a svolgere l’attività di commercialista e di revisore dei conti. Senza dimenticare che un settore delicatissimo, quale quello della nettezza urbana, è stato affidato al Segretario Generale, nominato sempre direttamente dal Sindaco. Ma tra le altre cose non convince il particolare i metodi usati da Scullino vi è quella abitudine quotidiana di leggere la posta dei cittadini, enti, autorità che arriva in Comune. Pertanto è vero io non sono un suo amico e per tale motivo non ho la possibilità, secondo Scullino, di intervenire nelle sue cose. Il problema è che io ho avanzato proposte non nella gestione della sua azienda di cucine , ma verso la vita pubblica del Comune. Non mi sono proposto come mediatore di un bel niente, ruolo che non mi competete, ma ho chiesto di creare un tavolo di confronto tra un Ente pubblico ed una associazione di categoria, dopo i numerosi e ripetuti attacchi avanzati da Scullino verso la Confindustria. Pertanto non vi è alcuna anomalia rispetto alla mia proposta , né tantomeno la possibilità di condizionare gli appalti pubblici, anche perchè a differenza di Scullino, non mi occupo né direttamente né indirettamente, attraverso persone mie fidate, del sistema degli appalti pubblici. In merito al grosso lavoro che stanno svolgendo le forze dell’ordine, e ancora in corso, invito il Sindaco a non trarre nessuna conclusione in merito alla regolarità degli appalti affidati. Sarebbe certo utile capire se sia normale che una sola ditta si aggiudichi per due volte di seguito opere riguardanti il settore sportivo( campo Peglia e Palaroya), e che per una terza opera( Palazzetto di via Roma) operi in quasi totale regime di subappalto. Capire inoltre se è normale che la maggior parte del lavori di global service (500.000 euro all’anno) vengano affidati ad una sola cooperativa sociale. Capire se è normale che dopo un periodo di proroga dall’anno 2000, si affida il servizio di nettezza urbana con procedura negoziata, alla stessa ditta, successivamente a due gare andate deserte. Un settore molto delicato e già oggetto di attenzione della Procura della Repubblica di Sanremo e della Guardia di Finanza nell’anno 2005 per presunte tangenti, che ha visto come protagonisti  l’attuale Dirigente della 1° Ripartizione (nominato senza concorso) dott. Bosio e l’attuale Sindaco Scullino. E’ evidente che tutte queste situazioni imbarazzanti , con alcuni Dirigenti pubblici a diretta dipendenza  psicologica e pratica del Sindaco, l’ingombrante 'metodo Scullino' su tutta la vita amministrativa; l’episodio dei colpi di pistola che hanno riguardato il Direttore Generale, in questo momento di grande attività investigativa delle Forze dell’Ordine per presunte infiltrazioni mafiose nel Comune, rischiano di poter essere un intralcio e quindi sarebbe  auspicabile che il Sindaco, lasci operare i Carabinieri in serenità, e presenti le sue immediate dimissioni. Per quanto mi riguarda riaffermo che mi ritengo lontano da questo sistema e da questi atteggiamenti e metodi autoritari e  poco trasparenti, che continuerò a lavorare sotto l’aspetto politico per esserne alternativo, senza che le interviste rilasciate da Scullino mi possano creare alcun imbarazzo o timore, riaffermando che non è certo mio compito far assegnare fondi della Regione Liguria a nessuna amministrazione comunale".

Carlo Alessi

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