"Il PUC, approvato da questa Amministrazione con la piena consapevolezza di votare un documento capestro per la città e non rispondente a nessun presupposto per il rilancio urbanistico del territorio, ha creato una situazione che ad oggi si è incancrenita, giungendo a livelli allarmanti. Oltre ai tanti cittadini che ogni giorno si misurano con le carenze del PUC, quasi la totalità dei tecnici addetti in questo settore, Geometri, Ingegneri, Architetti, Imprenditori e altri, lanciano appelli per sbloccare la situazione di paralisi totale con la quale si ritrovano a confrontarsi".
Lo scrive il Capogruppo del PD a Ventimiglia, Domenico De Leo, che prosegue: "Il viaggio di questo PUC, iniziato con l’Amministrazione Valfrè e giunto all’approvazione finale due anni fa, è stato veramente tortuoso. Gli ultimi anni dell’Amministrazione precedente, sempre di Centro-Destra e formata quasi dagli stessi uomini, hanno visto consumarsi intorno a questo documento le più feroci lotte intestine. Alla seduta dell’approvazione preliminare in Consiglio Comunale, si giunse con più di 100 emendamenti presentati dalla Maggioranza, redatti dalle varie fronde, tra le quali quella dell’attuale Sindaco Scullino che definiva quel documento 'un pugno nello stomaco per la città'. Praticamente erano tutti scontenti, ma portavano avanti compatti un documento dove gli uni cercavano di prevalere sugli altri a difesa o contro di chissà quali interessi. In quella circostanza, con una mossa a sorpresa, la Minoranza propose il ritiro degli emendamenti di ambo le parti, mossa che con la sua riuscita pose fine a quella lotta al massacro sulla testa dei cittadini, ma che non bastò comunque a farli desistere dal proseguire quello sciagurato cammino concluso poi successivamente con l’approvazione definitiva di due anni fa. Qualcuno, giustificò il proprio voto favorevole affermando che 'E’ meglio avere un PUC da correggere che non averlo per niente' e mai nessuna affermazione si rivelò più funesta. Il Partito Democratico, in quell’occasione, votando contro chiedeva (vedi verbali) che nel più stretto giro di tempo, venisse istituita una Commissione specifica con il compito di rivedere almeno nelle linee guida questo PUC che oltre ad essere capestro, si presenta come un insieme di norme e regole illeggibili, indecifrabili e in molti casi inapplicabili. Ad oggi non è stato fatto nulla, il PUC è sempre allo stato originale, non si sa che fine hanno fatto i rapporti con i tecnici redattori di questo documento, molto spesso in Consiglio Comunale si approvano delle deroghe o delle varianti e incominciamo a convincerci che forse all’Amministrazione questa situazione piace anche. IL PUC, lasciato cosi semina tanti scontenti che puntualmente (ovvio) si presentano davanti al tavolo del Sindaco o dell’Assessore, i quali con una pacca sulla spalla, hanno sempre una buona parola di conforto che rasserena fino al successivo incontro e cosi via, una sceneggiata che in realtà nasconde un totale immobilismo e un forte senso di frustrazione per i malcapitati".