La partecipazione dell’ingegner Luigi Cassola (nella foto), alla invidiabile età di 91 anni, di per sé è già una bella notizia. Ma Luigi Cassola, che partecipa alla seconda edizione della Rievocazione storica del circuito motociclistico di Ospedaletti, conta una carriera straordinaria tutta all’interno del mondo dei motori a due ruote.
Ad Ospedaletti si presenta quale pilota più anziano. La carriera dell’ingegner Luigi Cassola, classe 1919, inizia subito dopo la Seconda Guerra mondiale. E’ il periodo della fabbrica Innocenti che riconverte lo stabilimento con la costruzione di un nuovo mezzo a due ruote, uno scooter che viene chiamata Lambretta, nome tratto dal vicino fiume Lambro. La Innocenti si rende subito conto che le gare locali di scooter rappresentano il modo migliore per richiamare l’attenzione sui suoi scooter in giro per l’Italia. Qualche mese dopo il debutto della prima Lambretta, la Innocenti convince due famosi corridori - Cassola e Rizzi – a unirsi al team. La Lambretta entra nel mondo delle corse quando i due corridori di scooter effettuano una prova a cronometro da Milano a Sanremo. Questo è solo l’inizio della lunga e illustre carriera della Innocenti nel mondo delle gare di scooter ad alta velocità.
L’ingegner Luigi Cassola è responsabile del Centro studi Innocenti negli anni 1947-1977, memoria vivente di un periodo storico glorioso targato Innocenti. Il 19 aprile 1949 a Montlh fu testimone, e artefice come capo della squadra meccanici, del tentativo riuscito del primato mondiale delle 48 ore (la Lambretta 125 aveva percorso la distanza di 4687 km, alla media 97,639 km/h) e del record su 5000 chilometri, aumentando addirittura la media portandola a 97,781 km orari. La stessa Innocenti Lambretta 125cc A Competizione del 1947, pilotata dallo stesso Luigi Cassola, partecipa alla Rievocazione di Ospedaletti nella prima batteria con un numero 29.
Dopo i preliminari del sabato, le moto tornano in pista per la rievocazione nella giornata di domani. Alle 18:20 la chiusura manifestazione. Tutte le 170 moto dei piloti e le altre 130 moto presenti (totale 300 moto da competizione costruite tra il 1925 e il 1972) solo in esposizione e visibili nell’area riservata al pubblico vicino ai paddok allestiti lungo Corso Regina Margherita a Ospedaletti. Ingresso libero.