Leggo i distinti comunicati odierni del segretario cittadino del Pd, consigliere comunale, Fabrizio Risso, del consigliere Indulgenza di Rifondazione Comunista, nonchè del Capogruppo Pd Paolo Verda e del consigliere Zagarella e credo che siano opportune alcune puntualizzazioni.I nnanzi tutto occorre essere chiari, non fare confusioni e non confondere i piani politico-amministrativi e giuridici: una cosa è il Comune di Imperia, ente che ha rilasciato la concessione demaniale ed ha approvato il progetto del porto turistico, un’altra cosa è la Porto di Imperia, soggetto al quale è stata rilasciata la concessione demaniale e della quale il Comune è socio di minoranza al 33%, un’altra cosa è l’Acquamare, società che, in forza di un contratto di tipo privatistico con la Porto di Imperia, accordo rispetto al quale il Comune è assolutamente terzo, sta materialmente realizzando il porto turistico. Fatta detta precisazione, rassicuro i colleghi consiglieri che l’Amministrazione Strescino, che rappresenta il Comune, ma non la Porto di Imperia e nemmeno l’Acquamare, non ha alcun tentennamento e non intende contraddirsi affatto: è fermamente convinta della bontà politico amministrativa della scelta di realizzare ad Imperia un grande porto turistico, questo porto turistico, con queste modalità operative che, ricordo a tutti, doteranno la nostra città di una infrastruttura eccezionale, a costo zero per la collettività e con benefici enormi per tutta la città. Al contempo, questa Amministrazione, certa della correttezza delle pratiche amministrative di sua competenza, intende garantire che la realizzazione del porto sarà conforme a quanto approvato dal Consiglio Comunale (ovviamente variante compresa) e corrisponderà a quelle che sono le aspettative della Città e che il Comune, quale ente che ha rilasciato la concessione demaniale ed ha approvato il progetto, rivesta il ruolo che gli compete in tale veste. Nulla di più e nulla di meno. Nessuna marcia indietro o contraddizione, pertanto, con quanto più volte ribadito dal Sindaco o dall’Assessore competente nei mesi scorsi. Né, lo dico a scanso di equivoci, nessuna contrapposizione a priori con la Porto di Imperia o l’AcquamareO ogni soggetto ha il suo ruolo ed è tenuta a svolgerlo nel rispetto degli altri soggetti interessati e delle regole. Detto ciò, non compete al Comune di Imperia entrare nel merito, esprimere gradimenti o indicazioni in merito alla nomina degli organi di gestione della Porto di Imperia che competono agli altri soci. I soci privati hanno diritto di nominare i propri rappresentanti, modificarli o integrali nel rispetto dello Statuto, come il socio Comune ha nominato a suo tempo i suoi. L’Ente Comune (quale soggetto che ha rilasciato la concessione ed ha approvato il progetto) ha il dovere di rapportasi con gli organi della società in modo corretto e lineare, esercitando i compiti di vigilanza e di controllo che gli competono per legge.Questa è la linea dell’Amministrazione Strescino, al dì là delle fantasiose ricostruzioni giornalistiche (probabilmente ispirate da chi ha interesse ad alimentare ulteriori inutili e dannose polemiche) delle recenti riunioni di organi politici e amministrativi. Il Sindaco ha ed ha sempre avuto il pieno appoggio della sua maggioranza, che condivide la linea politica sopra indicata e che verrà formalizzata nella delibera del consiglio monotematico previsto per il 23settembre. Occorre veramente finirla di alimentare polveroni, polemiche, sospetti che creano solo danno alla nostra città. L’opposizione prenda atto e, se veramente vuole dare il proprio contributo alla realizzazione di quella che il segretario cittadino del Pd definisce giustamente “questa grande infrastruttura”, giochi la propria partita politica, ma nel rispetto dei ruoli e delle persone (sindaco in testa) e non mettendo a rischio il futuro di Imperia per una manciata di voti in più o in meno. Fermo restando che, lo dico a chi se lo fosse dimenticato, gli stessi che oggi si stracciano le vesti perché la maggioranza non farebbe del proprio meglio per tutelare il porto turistico sono gli stessi che hanno votato contro la sua realizzazione.
Giuseppe Fossati Capogruppo PdL