Dal 27 luglio al 1 agosto 2010 nel piccolo borgo marinaro di Santo Stefano al Mare si svolgerà la terza edizione di "Open Wound - Festival di Fotogiornalismo". Sei giorni interamente dedicati alla fotografia documentaria durante i quali si terranno concerti, mostre, workshops, performance.
Verranno realizzate iniziative che coinvolgeranno tutti gli appassionati, dagli operatori di settore ai puri amanti dell'arte fotografica. Nell’ambito degli eventi culturali promossi dall’Amministrazione, quello di maggior rilevanza è sicuramente “Santo Stefano al Mare Il Borgo della Fotografia” che dal 28 al 31 maggio 2010 ha trasformato il paese in un laboratorio delle arti visive e in un centro di ricerca di sperimentazione di tutte le forme artistiche applicabili alla fotografia dando il via ad un progetto annuale a sostegno della arte fotografica nella Liguria di Ponente.
Dopo i precedenti eventi di rilievo tra i quali la mostra fotografica omaggio a Dino Campana, poeta del Novecento; la performance Pol-Air 2 e la giornata tributo a Fabrizio De Andrè con la mostra, il concerto e la cena dedicata al grande Faber, il piccolo borgo marinaro si prepara ad inaugurare la III edizione di "Open Wound Festival di Fotogiornalismo che partirà il 27 luglio con il concerto di Giorgio Conte. Il noto cantautore si esibirà in P.za B. Powell alle ore 21.30. Ingresso libero.
L'ideatrice del progetto è Raffaella Sottile, fotografa e curatrice di eventi legati alla fotografia nel territorio ligure. La direzione artistica è di Pepi Morgia, regista e light designer di fama internazionale. Tra i tanti progetti da lui firmati spicca nel mondo della fotografia il progetto “Librino è bello”, il più grande museo dell'immagine del mondo di cui è direttore artistico assieme ad Antonio Presti, ideatore e presidente della fondazione Fiumara D'Arte. www.librino.org
Open Wound Festival di fotogiornalismo ospiterà importanti mostre fotografiche tra le quali:
Il giorno in cui gli americani entrano a Baghdad, come la maggior parte dei giovani iracheni, cerca di continuare a vivere una vita normale. Per farlo non conosce altra via se non quella di armarsi di un Kalashnikov e attrezzarsi per sopravvivere al caos che domina l'Iraq.
La sua indole pacifica lascia il posto a un istinto violento, animale, che lo porta vicino all’autodistruzione. Con l’aiuto dell’autore fugge e approda in Italia, ma dura solo pochi mesi, fino a quando le circostanze non lo costringono a tornare a casa. Qui Mohaned si arma di nuovo e quando, disperato, sembra a un passo dall’unirsi ai mujahedin, è costretto a indossare l’uniforme dei Marines nel ruolo di interprete, e si ritrova nel mirino degli insorti con una taglia sulla testa.
La sua esistenza diventa una continua fuga dalla morte, e le notti una continua, estenuante attesa dell’alba. Fino al matrimonio fallito, all’ennesimo colpo di scena e al drammatico, inaspettato epilogo. Mohaned, con la sua esistenza da romanzo, diventa in un certo senso l’archetipo di tutti i civili iracheni costretti a vivere nel loro paese rivoluzionato dall’intervento militare alleato. E The Interpreter, un toccante multimedia di 33 minuti sugli ultimi sette anni della sua vita, è uno straordinario documento di denuncia e, al tempo stesso, lo spunto per una profonda meditazione sulle conseguenze della guerra.
<LI<B>Operazione Colomba, corpo non violento di pace: "AT-Tuwani - sketches".Immagini di Francesco Pistilli.
Vita sotto l'occupazione: l'eperienza di resistenza non violenta del villaggio di At Tuwani in Palestina, che ha scelto di opporre alla violenza quotidiana dell'occupazione israeliana in costante espansione, della colonia di Havat Ma'on, la risposta pacifica di non sottomissione e di non abbandono delle proprie terre, senza il ricorso alla violenza. ma nel nome di un Diritto comune.Videodocumenti: Smk Videofactory - Andrea "Paco" Mariani / Nicola Zambelli
"... Corpi in divenire che transitano nelle forme e che si liberano di esse in un sol colpo. Questo disfacimento del concetto di soggetto non ha un significato nichilistico, bensì vitale. In questo procedere, l'essere è in scena per non essere, si è vicinissimo al limite e, dentro fino al midollo, al mancato di Carmelo Bene. (...)"
Workshop e seminari:
ll workshop sarà suddiviso in una parte teorica ed una pratica che verrà sviluppata durante il backstage e lo spettacolo della Compagnia Teatrale "I Barbaotti" che presentano "I manezzi pe maja na figgia" - Teatro dialettale ligure. In collaborazione con Pro Loco Santo Stefano al Mare (Im). E’ prevista l’assegnazione di una borsa di studio. Le immagini realizzate dai partecipanti verranno selezionate per l'allestimento di una mostra da realizzarsi per la IV edizione di Open Wound Festival di fotogiornalismo. Costo di partecipazione 230,00€.
ll workshop sarà suddiviso in una parte teorica ed una pratica che permetterà ai partecipanti di acquisire le informazioni e gli strumenti necessari per la realizzazione di slide in-motion (presentazioni multimediali composte da immagini e musica) partendo da un proprio progetto fotografico. Verrà affrontato il tema legato alla scelta musicale e le questioni legali dei diritti d'autore. E’ prevista l’assegnazione di una borsa di studio. Costo 200,00€