- 11 dicembre 2009, 20:23

Savona: Margonara riprova, sarai più fortunata

Savona: Margonara riprova, sarai più fortunata

Margonara affonda improvvisamente, al contrario dello scoglio della Madonnetta, che "osserva silente le Costa passare". Progetto da rivedere, sentenzia all'unanimità la Regione Liguria. E' un'unanimità strana, che cercheremo di decrittare col tempo e con gli esperti. Ci sarà rimasto male Giovanni Gambardella, compagno di banco di Carlo De Benedetti (Gruppo Sorgenia Tirreno Power) al Politecnico di Torino.

 

Non è un mistero che sia Giovanni Gambardella la vera eminenza grigia appollaiata sullo scoglio tra Savona e Albisola, in una posizione degna del Compromesso Storico.

 

Povero Gambardella... Gli era andata male anche con il l'energia atomica, quando nel 1987 il referendum contro le centrali stroncò tutto il suo tessere con l'Ansaldo Nucleare, iniziato nel lontano 1973. Fuoco amico anche allora? La repubblica è fondata sul lavoro e così così lo nominano alla Finsider, che viene messa in liquidazione un anno dopo. E' la volta della sacra Ilva: nel 1991 le perdite ammontano a 500 miliardi di vecchie lire che l'anno dopo diventano -2000 miliardi, se il Corrierone non scriveva fesserie.

 

1992 : Gambardella si sfila, insieme a molti altri. Da Milano tira una brutta aria...

 

Siamo ad oggi: La ragione sociale è "PORTICCIOLO di Savona e di Albissola Marina Srl". Alla faccia del porticciolo... La sede è nella vecchia Genova, ma il cuore batte a Milano, perlomeno quello di Gianfranco Matti, consigliere fino alla revoca di questa "innocua" SRL, presieduta in consiglio da Giovanni Gambardella dal lontano 1999. "Fa strano" guardare il pro-gettone dell'immancabile Fuksas con tanto di "Torre Lofia" in mirabile 3D e vedere che la SRL che manovra in campo ha ben 10.000 euro di capitale sociale. € 10.200 per l'esattezza. Questo ben di Dio è ri-partito al 50% : una metà alla Omnia SPA di Milano e un'altra metà alla Francese Enterprise Jean Spada. Savona si trova sempre a metà strada tra Milano e la Francia. Il pegno però è dato a tale FIDAR REAL ESTATE, sempre di Milano centro (Piazza Cavour), posseduta a sua volta, come in un fine esorcismo cinese, dalla "Immobiliare Darvit SRL" sempre di Milano e dalla FIDENA SPA con una prestigiosissima sede in via Brera, a Milano per una quota di ben 2.500 (duemilacinquecento) euro. Sempre a due passi dal mare. La metà della FIDAR sarebbe di proprietà della Geco 2005 Real Estate Srl.

 

Sono in molti ad agitarsi nelle acque di un "porticciolo" dal piccolo capitale sociale. Evidentemente ne vale la pena. Ma il disco rosso della Regione Liguria suggerisce un "Riprova : sarai più fortunato" Occorre tutelare lo scoglio della Madonnetta, la posidonia oceanica e le immancabili madrepore. Ma tutelare anche la specie umana di questa Provincia dall'ombrello di 50 km delle emissioni della Centrale a carbone di Vado, no?

 

Puntare sul famoso "rilancio del turismo" con i porti: sacrosanto, specie per chi arriva da Milano (& finanza). Peccato che chi passa dall'autostrada non vede lo scoglio né le madrepore, ma le due ciminiere di Vado, bianche e rosse come le giunte, e tira dritto verso Nizza.

 

Sul fronte del porto si apre un'altra "T.A.R. WARS: la vendetta della Madonnetta" Basta sostituire le ciminiere di Vado con la Torre Loffia del povero Fuksas, 'che magari qualche turista (e qualche posto di lavoro in più) arriva.

 

PS: poi quando Burlando ha tempo, se ci può mandare il suo commento sul carbone a Vado Ligure lo ringraziamo, 'che tra una cosa e l'altra lo stiamo aspettando da una settimana.

 

<font color=blue><B>Mario Molinari</B></font>

<a href="mailto:ilpunto@savonanews.it">ilpunto@savonanews.it</a>

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