Ottocento manifesti, trentamila volantini, 30 gazebo in tutta la Provincia, più di tremila firme raccolte. Sono i numeri della campagna che il Pd di Savona ha avviato e sta portando avanti contro l'ampliamentro a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. La campagna si chiuderà il prossimo 4 dicembre alle 21 con una grande manifestazione indetta dal partito presso la sala mostre della Provincia di Savona. Sono stati invitati a prendervi parte, sindaci, amministratori, ambientalistri e associazioni come Uniti per la Salute. "La Provincia - ha sottolioneato il segretario provinciale del Pd Giovanni Lunardon - ha commesso un grave errore nel rompere il fronte dei Comuni contro l'ampliamento.Si presenterà a Tirreno Power con una posizione debole e di retroguardia. Noi invece ricordiamo al presidente della Provincia Angelo Vaccarezza che , nei primi anni Novanta, quando l'Enel, allora proprietaria della centrale, aveva chiesto che vi fosse una produzione solo a carbone con un potenziamento energetico fu la mobilitazione di amministrazioni e popolazione dell'epoca ed un ricorso a fermare quel progetto e a porre le basi per l'attuale ciclo combinato a metano e per l'ambientalizzazione dei gruppi a carbone". L'ex assessore del Comune di Vado e consigliere provinciale di minoranza, Sergio Verdino, ha aggiunto: "Questo decreto di VIA che crediamo Vaccarezza non abbia forse neppure letto con molta attenzione, è un vero e proprio lodo Prestigiacomo. Un ministro che a Vado non è mai stato e che ha deciso di calare dall'alto una iniziativa senza neppure consultare i destinatari, ovvero i savonesi. Vaccarezza, da parte sua, ha convocato solo i Comuni costieri, quando è chiaro che le ripercussioni dell'inquinamento da emissioni della centrale sono sopratutto diffuse in zone limitrofe come la Valbormida". Il Pd ha poi espresso un dato provinciale del 2004, quando la Tirreno nel savonese ha prodotto più di 4 milioni di Mw di energia, pari al 96% di quella prodotta quell'anno sul territorio.