Cambio generazionale al Gruppo Demont, una delle più importanti realtà industriali del savonese e di tutta la Liguria. Il cav. lav. Aldo Dellepiane, fondatore dell'impresa nel 1972, mantiene la presidenza ma passa la gestione all'amministratore delegato e socio ing. Fabio Atzori.
Atzori, 41 anni, laureato a 23 anni al Politecnico di Milano, significative esperienze in Ansaldo e in Alstom, maturate soprattutto all'estero (Asia, India, Sud America, Medio Oriente), è entrato in Demont nel 2003, come direttore Divisione Industriale, divenendo poi consigliere d'amministrazione, direttore generale e amministratore delegato dell'intero Gruppo, di cui è anche azionista.
Il Gruppo Demont ha conseguito nel 2008 un giro d'affari complessivo di 320 milioni di euro e utili ante imposte di 10 milioni di euro (dati preconsuntivi), di cui il 75% in Italia e il 25% all'estero. La previsione per l'esercizio in corso è di raggiungere un fatturato di 370 milioni di euro; il portafoglio ordini, ad oggi, ha già toccato la cifra record di 280 milioni di euro, con commesse a tutto il 2009 e metà 2010: un fatto eccezionale, soprattutto alla luce della congiuntura generale.
Sono, attualmente, più di 40 i cantieri aperti in Italia e nel mondo, al servizio di clienti come Eni, Enel, Esso, Fincantieri, Erg, Ansaldo, Babcook, Cartiere Burgo, Centro Comune di Ricerca di Ispra, Saipem, Tirreno Power.
Il Gruppo, con sede principale a Millesimo (SV), conta sei stabilimenti produttivi a Millesimo, Latina, Augusta (SR), Battaglia Terme (PD), Monfancone (GO) e Lipno, in Polonia cui vanno ad aggiungersi uffici a Genova, Milano, Copenhagen e Bucarest.
Gli addetti diretti sono 1.300, dei quali 400 impiegati stabilmente in provincia di Savona.
Opera in quattro settori principali: impiantistica industriale, che rappresenta il 33% del giro d'affari; impiantistica navale civile, che pesa per il 29%; petrolchimico, 22% del fatturato; arredamento navale, per il restante 16%.
"Obiettivo primario è proseguire nel processo di crescita del Gruppo, secondo la ben consolidata tradizione aziendale. Quindi, sviluppo nella continuità ha esordito Fabio Atzori. Per far ciò, utilizzeremo quattro leve: ulteriore impulso al processo di internazionalizzazione; grande attenzione alla qualità della clientela, con focalizzazione sui clienti più importanti, di primo livello; forti investimenti sulla nostra ingegneria interna, in linea con quanto avvenuto nell'ultimo biennio, allo scopo di orientarci sempre più alle attività ad elevato contenuto tecnologico, quindi a più alto valore aggiunto, con commesse di lungo periodo, per lo più 'chiavi in mano'; massima attenzione alla prosecuzione del processo di diversificazione, in presenza di interessanti opportunità di mercato. Il tutto avverrà, come nostra abitudine consolidata, solo ed esclusivamente utilizzando i mezzi propri, con l'autofinanziamento".
Atzori ha quindi sottolineato che Savona, e Millesimo, sono e proseguiranno ad essere l'epicentro del Gruppo: "Oggi vogliamo investire in quest'area perché presenta alcuni fattori chiave per poter affrontare i problemi che ci saranno nel futuro: innanzitutto vi è un tessuto di lavoratori competenti che hanno nel DNA la capacità e la voglia di lavorare, fattori essenziali per lo sviluppo di un'industria come la nostra; Savona, poi, ha un'ubicazione strategica fondamentale: è vicina al porto e a tutte le grandi città del nord, che rappresentano un bacino d'utenza molto importante per le nostre attività; infine, la nostra sarà sicuramente una Provincia dove verranno concentrati, nei prossimi anni, molteplici importanti investimenti".
"L'economia savonese ha evidenziato ancora Atzori ha già patito duramente in passato la deindustrializzazione: ciò consente di vivere oggi questa crisi, seppur con la dovuta preoccupazione, con un altro spirito rispetto al resto del Paese. Nel nostro ambito territoriale le forze che sono rimaste sono solide e ciò ci consente di guardare avanti con una buona dose di ottimismo" .
Infine, il presidente Aldo Dellepiane e l'amministratore delegato Fabio Atzori hanno annunciato tre nuovi importanti fatti: a marzo verrà inaugurata la nuova centrale di cogenerazione da 300 Megawatt realizzata da Demont per Iride al Politecnico di Torino, con inclusa la rete di teleriscaldamento. Si tratta di una commessa chiavi in mano del valore di circa 80 milioni di euro; è stata perfezionata proprio in questi giorni una nuova commessa ricevuta dal Gruppo Erg del valore di 22 milioni di euro, riguardante la realizzazione a Priolo di un Generatore di Vapore; è in fase di pieno avviamento la nuova unità produttiva Demont di Battaglia Terme (PD), nell'area dell'ex stabilimento storico della Magrini Galileo (70.000 m2), dedicata alla meccanica di precisione, alla produzione di interruttori e sezionatori dell'alta tensione ed alla produzione di pannelli per le cabine delle navi da crociera. Si tratta di un significativo investimento in una zona che al momento sta particolarmente soffrendo la crisi. La fabbrica vedrà a regime l'occupazione di più di 100 addetti.