E' un'area di almeno 45 mila metri quadrati quella dell'ex Metalmetron di via Stalingrado posta sotto sequestro su provvedimento del sostituto procuratore della Repubblica Alberto Landolfi. L'inchiesta nasce in seguito ad un esposto presentato dagli abitanti del quartiere. Con questo provvedimento a sorpresa si intende accertare se all'interno della fabbrica siano stati stoccati materiali e sostanze tossico nocive, scarti di lavorazioni, olii esausti che avrebbero potuto finire nel terreno e nelle falde acquifere.