Durante il consiglio comunale di questa sera a Taggia, è stata approvata all'unanimità, dopo una modifica condivisa, la mozione presentata dal gruppo consiliare "Progetto Comune" per la tutela della sede storica dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione "E. Ruffini", situata sul lungomare di Arma di Taggia.
La mozione, presentata inizialmente dalla consigliera di minoranza Fulvia Alberti, chiedeva l’impegno del Comune a sostenere il mantenimento della scuola nella prestigiosa villa novecentesca. Alberti aveva sottolineato l’importanza simbolica ed educativa dell’edificio: "Alcuni di questi studenti, che si sono realizzati proprio in questo istituto, oggi lavorano in ristoranti stellati. Il Comune deve intervenire affinché la scuola rimanga sul lungomare."
Il sindaco Mario Conio ha ricordato come, nel 2022, si fosse resa necessaria la concentrazione delle attività scolastiche in un’unica sede più moderna e sicura, presso le ex caserme Revelli, grazie a un investimento provinciale di 3 milioni e 800mila euro. Tuttavia, ha riconosciuto l'importanza strategica della villa e l'impegno personale a garantire la permanenza scolastica sul territorio: "Farò tutti gli sforzi possibili, sia come sindaco sia come consigliere provinciale, ma la competenza è della Provincia di Imperia".
Dopo un confronto con la maggioranza e il primo cittadino, la capogruppo Chiara Cerri ha accolto la proposta del consigliere di minoranza Caldani, proponendo una modifica al testo della mozione, accettata dalla consigliera Alberti: l'impegno del Comune sarà quello di delegare sindaco e giunta a proporre alla Provincia di Imperia un utilizzo pubblico e scolastico dell’edificio. Con questa integrazione, l’intero consiglio comunale ha votato favorevolmente la mozione. "Non possiamo imporre scelte alla Provincia. Il nostro ruolo è quello di dialogare, non di dettare", ha concluso Mario Conio.
L'approvazione unanime della mozione rappresenta un importante passo politico per il futuro dell’ex sede centrale dell’Alberghiero Ruffini, riconosciuto come un bene collettivo da valorizzare e preservare.














