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Attualità | 23 aprile 2025, 16:27

Ospedaletti, via libera a Bella Ciao per il 25 aprile. Goso: “Contento, ma deluso: serviva davvero tutto questo?”

Dopo le dichiarazioni dell'amministrazione comunale, che hanno messo un punto sulla vicenda, ecco il pensiero dei consiglieri di minoranza Goso e Taggiasco

Ospedaletti, via libera a Bella Ciao per il 25 aprile. Goso: “Contento, ma deluso: serviva davvero tutto questo?”

Alla fine, Bella Ciao si potrà cantare. Dopo giorni di polemiche e dichiarazioni contrapposte, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Cimiotti fa un passo indietro: in occasione della cerimonia ufficiale del 25 aprile, a Ospedaletti, il celebre canto della Resistenza sarà eseguito. La decisione arriva dopo un’ondata di critiche e un dibattito pubblico innescato dall’iniziativa del consigliere di minoranza Alessandro Goso (Ospedaletti Insieme), che aveva affisso in diversi punti della città manifesti con il testo integrale di Bella Ciao e una dedica al padre partigiano. Un gesto diventato simbolico e amplificato dal clamore mediatico, tanto da spingere l’amministrazione a rivedere la propria posizione.

"Da una parte sono contento, perché ho ottenuto un risultato – commenta Goso – ma rimango preoccupato per la gestione della situazione. Se per poter cantare una canzone, in una piazza, il giorno del 25 aprile, bisogna fare tutto questo caos... Come cittadino, mi sento un po’ scoraggiato. Se ci sarà più dialogo dopo questo episodio? Da mesi troviamo sempre delle porte chiuse". Anche il consigliere Maurizio Taggiasco, dello stesso gruppo civico, ha espresso la sua posizione con fermezza: "Nessuno ci deve proibire quello che è un diritto. Posso capire che una persona possa non condividere il canto, ma nessuno può impedirne l’esecuzione. Questa è democrazia: ognuno ha il proprio pensiero, ma tutti devono essere rispettati".

Nel frattempo, il gruppo di maggioranza Rilancio e Sviluppo in mattinata aveva diffuso una nota per precisare che non è mai esistito alcun divieto formale o motivato da ragioni ideologiche. "Il sindaco Daniele Cimiotti non ha mai vietato di cantare Bella Ciao “perché di sinistra”, né è mai circolata una “circolare interna” che vietasse canti partigiani. Si tratta di invenzioni giornalistiche prive di fondamento, che mirano solo a gettare discredito sull’amministrazione", si legge nel comunicato.

Cimiotti, da parte sua, ha ribadito la volontà di mantenere la celebrazione del 25 aprile su un piano istituzionale e inclusivo. "La Festa della Liberazione è un anniversario che deve unire – ha dichiarato –. Non intendiamo privilegiare alcuna ideologia. Le dittature, di qualunque colore, sono l’antitesi della libertà, e proprio per questo venerdì non ci sarà alcun problema a far suonare anche Bella Ciao. È il momento di chiudere una polemica sterile che rischia di svuotare il significato più profondo di questa giornata. Siamo amareggiati dalla vicenda – ha concluso il primo cittadino –. Con rispetto e responsabilità, auspichiamo che si abbassino i toni e prevalga la libertà di pensiero che dobbiamo sempre difendere".

Andrea Musacchio

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