E’ una sorta di “diario esperienziale” dall’infanzia alla maturità, la silloge “Versi e capoversi di una vita” di Maria Lo Re, che troverà spazio nello stand della sua casa editrice Aletti, al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, presso il Lingotto Fiere. «Per me rappresenta una tappa importante. Un’opportunità che consente di affacciarsi nel panorama letterario italiano e confrontarsi con altri autori italiani e stranieri».
L’opera, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” e disponibile anche nella versione e-book, è un viaggio tra parole e ricordi, emozioni e paesaggi, che racconta cinquant’anni di vita, con il linguaggio più intimo ed emotivo della poesia. «Nella vita - racconta l’autrice, che vive ad Ospedaletti, insegnante di Lettere in pensione - procediamo per ipotesi e per esperienze, ma non esistono teorie e schemi da seguire che ci garantiscano un risultato sicuro per ottenere la felicità, il successo o l’amore. Ed è proprio questo mistero dell’esistenza che ci pone di fronte a continue scelte, al cambiamento spesso doloroso, seppure a volte eccitante, che mi ha ispirato il titolo e pure spinto a scrivere quest’opera». La poetessa riesce ad imprimere nero su bianco esperienze individuali e intimiste, come quelle amorose, familiari e di condivisione degli stessi ideali, fino alle tematiche dell’emancipazione femminile, del riscatto degli umili, della pace e della gestione delle risorse. Con un’unica costante: il rapporto tra uomo e natura. Si analizzano personaggi, emozioni, sentimenti, paure, ma nonostante ciò resta sempre un alone di mistero, qualcosa di “non detto”, un interrogativo cui il lettore dovrà cercare di dare una risposta.
A seconda delle composizioni poetiche varia anche lo stile linguistico utilizzato dall’autrice: a volte, ermetico e conciso, con un lavoro di costruzione essenziale della parola; altre, quando le emozioni sono forti e sensoriali, più libero per seguire il fluire delle immagini che emergono dall’inconscio. «La raccolta poetica - scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare dell’omonima casa editrice che ha sede a Villanova di Guidonia (Roma) - delimita il suo raggio d’azione in due macroaree, “Rime di Mare” e “Poesie dal Messico”, queste due sezioni sono utili a comprendere le strutture tematiche e culturali che compongono l’esposizione emotiva presente in queste pagine».
Per Maria Lo Re uno dei compiti del poeta è quello di «rappresentare la realtà che lo circonda e raccogliere le testimonianze e la cultura del presente e del passato, non solo le proprie, per rielaborarle con il suo ingegno e la sua arte creativa, e farne patrimonio comune». La parola scritta dona, così, immortalità al reale, diventando «una sorta di scatola magica dove attingere emozioni e ricordi». Un viaggio introspettivo utile ad analizzare le parti inesplorate della propria anima, ma senza mai un punto di arrivo, solo la consapevolezza di vedersi dentro e capire ciò che realmente si vuole. «Vorrei che il lettore mi accompagnasse come un amico di viaggio nella lettura di quest’opera e che rivedesse nelle mie composizioni le situazioni da lui vissute. Mi piacerebbe che apprezzasse alcuni personaggi della nostra vita quotidiana, spesso considerati minori o emarginati e che io ho descritto nelle mie poesie, che ne cogliesse la sofferenza, le intime aspirazioni e che imparasse a dialogare idealmente con loro».