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Politica | 13 aprile 2025, 12:04

Caso Siffredi e la commissione bocciata, la frattura si allarga: ira di Progetto Comune e Progettiamo il Futuro, la maggioranza si affida alla Procura

A far riesplodere la polemica a Taggia è stata la decisione della maggioranza di bocciare la mozione presentata dal gruppo consiliare “Progettiamo il Futuro” nell'ultimo consiglio comunale

Caso Siffredi e la commissione bocciata, la frattura si allarga: ira di Progetto Comune e Progettiamo il Futuro, la maggioranza si affida alla Procura

Il caso Siffredi torna a scuotere la politica taggese. Dopo una fase di apparente silenzio, seguita alle clamorose dimissioni del consigliere comunale Jacopo Siffredi lo scorso febbraio, il dibattito si è riacceso con forza nelle ultime ore, tra dichiarazioni in aula, comunicati e post sui social. A far riesplodere la polemica è stata la decisione della maggioranza di bocciare la mozione presentata dal gruppo consiliare “Progettiamo il Futuro”, che chiedeva l’istituzione di una commissione speciale di inchiesta per approfondire le cause delle dimissioni dell’ex consigliere.

La vicenda ha avuto un primo culmine nel consiglio comunale di venerdì 11 aprile, quando la mozione è stata ufficialmente respinta con 12 voti contrari e 4 favorevoli. Secondo la maggioranza, l’istituzione della commissione sarebbe stata superflua, in quanto sul caso è già stato depositato un esposto in Procura dallo stesso gruppo di minoranza. “Chi meglio della Procura può fare chiarezza?”, è stato l’argomento più ricorrente tra i banchi della maggioranza.

Ma la tensione è salita ulteriormente dopo il consiglio, quando la lista civica “Progetto Comune” – di cui Siffredi era rappresentante in assise – ha pubblicato sui social i video degli ultimi due consigli comunali, sottolineando l’apparente incoerenza della maggioranza: prima favorevole all’ipotesi di una commissione, poi contraria. “Nel Consiglio Comunale di Taggia è prevalsa la coerenza. In 15 giorni si cambiano non idee ma comportamenti. Mozione respinta 12 voti contro 4. Ma uno scatto di orgoglio? Niente. Questa è critica politica… mi raccomando”, ha scritto in modo pungente Alberto Plin, esponente del gruppo.

"Il vicesindaco Longobardi ha affermato che l’esposto già presentato alla magistratura sarebbe sufficiente escludendo così l’opportunità di approfondire la questione anche in sede politica e istituzionale. Tutti i consiglieri di maggioranza presenti hanno approvato questa scelta, dimostrando così una preoccupante mancanza di volontà nel fare chiarezza", ha invece commentato Lorenzo Oggero, segretario del Partito Democratico di Taggia. "Questo è il modo di fare politica della destra: un atteggiamento che alimenta sfiducia e disaffezione verso le istituzioni, allontanando i cittadini dalle urne".

Sul fondo di tutto resta il silenzio del diretto interessato, Jacopo Siffredi, che da settimane ha scelto di non commentare pubblicamente la sua decisione di lasciare il Consiglio. Una scelta rispettata da tutti, ma che contribuisce a mantenere alta l’attenzione attorno al “caso”, alimentato da interrogativi e retroscena mai del tutto chiariti.

Nel frattempo, “Progettiamo il Futuro” ha annunciato nuove iniziative nei prossimi giorni, convinta della necessità di fare piena luce sulla vicenda, almeno sul piano politico. La maggioranza, dal canto suo, ha ribadito fiducia nel lavoro della magistratura, attendendo che sia la Procura a chiarire ogni aspetto. Quel che è certo è che, a quasi due mesi dalle dimissioni, il caso Siffredi è tutt’altro che chiuso.

Andrea Musacchio

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