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Attualità | 11 aprile 2025, 12:10

Giornata del mare, Coldiretti: "La crisi della pesca artigianale e la forza della resilienza ligure"

“È tempo di rovesciare la narrazione”

Giornata del mare, Coldiretti: "La crisi della pesca artigianale e la forza della resilienza ligure"

In occasione della Giornata Nazionale del Mare, Coldiretti Liguria accende i riflettori su una realtà spesso ignorata: la crisi profonda che sta attraversando la pesca artigianale. Un settore che, per anni, è stato erroneamente dipinto come il nemico del mare, ma che oggi si rivela – con sempre maggiore evidenza – un presidio insostituibile di tutela ambientale, coesione sociale e cultura del territorio.

“È tempo di rovesciare la narrazione”, afferma Daniela Borriello, Responsabile Coldiretti Pesca. “I pescatori professionisti non sono i colpevoli del degrado marino, ma i primi testimoni del suo stato di salute. Sono formati, consapevoli, radicati nei borghi costieri e svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dell’ecosistema. Senza di loro, il mare sta peggio”.

I dati parlano chiaro. In Liguria, regione storicamente vocata alla pesca, il numero delle imbarcazioni è sceso sotto le 490 unità nel 2024, rispetto alle 565 registrate nel 2007. Le giornate di attività in mare hanno subito una riduzione del 20% solo nell’ultimo anno. Eppure, in questo scenario difficile, emerge la forza di un settore che non si arrende: le catture sono aumentate del 10,5%, raggiungendo le 3.450 tonnellate, segno che la produttività resta viva nonostante le difficoltà.

Un ulteriore esempio di resilienza arriva dall’ittiturismo, dove la Liguria è capofila nazionale, essendo stata la prima regione a dotarsi di una legge per regolare questa forma innovativa di diversificazione. Oggi, ben 46 imprese operano in questo settore, con un’espansione visibile soprattutto nella ristorazione e nella didattica, e nuove strutture che continuano a nascere sulle coste di tutta la regione.

A fare la differenza sono anche i punti vendita diretta, fondamentali nella pesca così come nell’agricoltura. In questi spazi, i pescatori possono vendere direttamente il proprio pescato, promuovendo il consumo a km 0 e incarnando pienamente la strategia europea "Farm to Fork", che mette al centro sostenibilità, trasparenza e filiera corta. Grazie al supporto europeo e al lavoro congiunto con Coldiretti, questi presìdi sociali rappresentano un argine alla desertificazione dei porti durante bassa stagione turistica e una connessione diretta tra chi produce e chi consuma.

“La pesca artigianale è un bene comune da difendere”, sottolineano Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. “I pescatori non sono solo lavoratori del mare, ma sentinelle ambientali, custodi di tradizioni e costruttori di comunità. I punti vendita diretta rappresentano un presidio essenziale non solo per la sopravvivenza economica dei pescatori, ma per il rafforzamento di un’intera filiera che vuole restare connessa al territorio, trasparente e sostenibile. Laddove l’Unione Europea si dimostra ricettiva e collaborativa, i progetti che ne nascono sono vincenti per i pescatori e per tutti gli attori del settore”.

Genova, 11 aprile 2025

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