Sono ripresi i controlli sulle autostrade italiane per fermare i camion che trasportano animali vivi in violazione della normativa. Il primo intervento ha già dato esito positivo: un mezzo proveniente dalla Spagna è stato sanzionato dalla Polizia stradale, su segnalazione di Essere Animali, associazione italiana per la tutela degli animali allevati.
Gli attivisti nei pressi di Ventimiglia, stavano monitorando i camion in arrivo da Francia e Spagna — due tra i principali esportatori di pecore e agnelli verso l’Italia — quando hanno individuato un autoarticolato spagnolo con a bordo circa 300 pecore.
Durante una sosta per il cambio autista, sono emerse diverse criticità legate alle condizioni di trasporto. L’associazione ha quindi richiesto l’intervento della Polizia stradale, che ha raggiunto il mezzo, diretto a un macello in provincia di Viterbo, per effettuare i controlli.
Secondo quanto accertato dagli agenti, sono state subito riscontrate irregolarità nei documenti di viaggio, in particolare riguardo a durata e modalità del trasporto. I veterinari dell’ASL3 di Genova, intervenuti per verificare il benessere degli animali, hanno rilevato che le pecore non erano state abbeverate, a causa del malfunzionamento del sistema di abbeveraggio, in violazione delle norme sul trasporto a lunga distanza. Inoltre, l’elevata densità di carico impediva agli animali perfino di sdraiarsi.
Per Pasqua arrivano molti ovini, in particolare agnelli, da altri paesi UE, che esportano verso i macelli italiani di Centro e Sud Italia. A marzo 2024 secondo la Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica sono stati macellati in Italia oltre 328 mila agnelli, per un totale di 1,5 milioni in tutto il 2024. Di questi, 470 mila provengono da Ungheria e Romania, i principali paesi di provenienza, mentre 191 mila vengono invece trasportati da Spagna e Francia. Si tratta di viaggi su lunga distanza, che durano anche 24-30 ore e che purtroppo provocano agli animali un’ulteriore lunga sofferenza prima di arrivare al macello.
Ogni anno Essere Animali conduce un controllo dei trasporti a Pasqua e a Natale. Le problematiche di questi viaggi sono ricorrenti e mai affrontate adeguatamente dalle autorità: sovraffollamento, animali incastrati nelle partizioni e schiacciati gli uni sugli altri, agnellini così in sofferenza da dover essere abbattuti sul posto, com’è accaduto nel 2023. Spesso animali non svezzati e già cresciuti vengono costretti a viaggiare assieme, su camion non adeguati e non forniti di beverini specifici per gli ovini, costringendoli così a viaggi di oltre 30 ore senza cibo né acqua, esposti alle intemperie.
A seguito della crescente sensibilità che italiani e italiane stanno maturando nei confronti di questi animali, il consumo di carne di agnello nel nostro Paese è diminuito di oltre 3 milioni di individui dal 2010 a oggi e di 400 mila dal 2023 a oggi (fonte BDN dell’Anagrafe Zootecnica). Secondo un sondaggio di YouGov condotto nel 2023, infatti, le motivazioni che negli ultimi anni hanno spinto molte italiane e italiani a smettere di consumare carne di agnello sono principalmente due: il 46% degli intervistati afferma di averlo fatto per un’istintiva tenerezza nei confronti di questi animali e il 35% perché ha preso coscienza delle condizioni in cui gli agnelli vengono allevati.
Dal 2021 Essere Animali lavora proprio per modificare le condizioni di viaggio e quindi il destino degli agnelli importati dall’estero. La campagna sul trasporto di animali vivi ha coinvolto e raggiunto anche parlamentari italiani ed europei e ha ricevuto il sostegno di oltre 85.000 cittadini e cittadine italiane che chiedono di mettere fine a queste tratte.
«Purtroppo gli ovini sono solo la punta dell’iceberg. L’Italia infatti importa anche vitelli non svezzati e suinetti da altri paesi UE, con viaggi lunghissimi e pieni di sofferenze. Attualmente la Commissione europea ha proposto una nuova normativa sul trasporto di animali vivi, che è oggetto di revisione da parte di Stati Membri e Parlamento europeo, chiamati ad esprimersi entro la fine del 2025. Purtroppo però la proposta non è sufficiente a proteggere gli animali durante questa fase così delicata ed è per questo che abbiamo chiesto ai MEP italiani e al nostro Governo di garantire una normativa più completa ed efficace. Le richieste di Essere Animali e delle associazioni per la tutela degli animali sono molto chiare: riduzione drastica delle ore di trasporto, divieto dei trasporti verso paesi extra UE e di quello su lunga distanza. Quella che abbiamo davanti è un’occasione storica per mettere fine alle crudeltà dei trasporti e migliorare le leggi a tutela degli animali. Governo italiano e Parlamento europeo devono fare la loro parte come chiesto da milioni di cittadini italiani che hanno a cuore il trattamento degli animali, anche quelli allevati a scopo alimentare» afferma Chiara Caprio, responsabile relazioni istituzionali a Essere Animali.