Le radio negli anni ’70 e ’80 nascevano come funghi a Sanremo, in tutta la provincia e, ovviamente in tutta Italia. Dopo decenni di monopolio Rai, infatti, le radio ‘libere’ o ‘private’ davano voce a livello locale, facendo poi partire una ascesa dell’editoria radiofonica fino ai network nazionali.
A Sanremo sono state molte le emittenti radiofoniche, piccole o grandi, a partire da Radio Sanremo, che aveva anticipato di poco Radio Stereo 103 nella sua apertura. Come dimenticare Radio National 102 e Radio 2000 oltre alle ‘piccole’ Radio Kemonia, Radio Tris ed altre iniziative più sporadiche e durate davvero poco. Ai tempi bastava un po’ di conoscenza tecnica, qualche apparecchiatura anche di seconda mano e ‘tac’, si accendeva una frequenza.
Chi ha proseguito lo ha fatto per tanti anni. Sicuramente la più longeva sul piano economico ed editoriale è stata Radio Stereo 103 (poi rinominata senza lo ‘stereo’) che purtroppo ha chiuso i battenti da qualche anno. Resiste ancora, con un progetto diverso, Radio Sanremo ma, qualche anno fa era nata Radio 88. La speaker e doppiatrice Giusy Di Martino aveva aperto l’emittente con la sede in via Volta e con una copertura provinciale. Qualche vicissitudine l’ha costretta ad un ridimensionamento e, qualche mese fa, ha deciso di metterla in vendita.
La radio è stata comprata da un editore siciliano, Enzo Sangrigoli, molto legato alla città di Sanremo dove dal ’98 è sempre presente per il Festival. Anche lui appassionato di radio fin da giovane, ha prima fatto lo speaker in alcune emittenti della sua Adrano, città in provincia di Catania, per poi acquisire la prima radio dove aveva trasmesso, Radio Flash.
Senza aver mai ‘bucato’ un giorno di diretta in radio, Enzo Sangrigoli ha fatto crescere Radio Flash e, addirittura, da poco ha aperto Radio Mediterranea a Malta, varcando i confini e il mare che separa la Sicilia dall’isola. Ora l’acquisizione di Radio 88 e la sua trasformazione in Radio Ariston.
Come è nata l’idea? “Il progetto era nella mia testa e in quella di Giorgio Lecca, imprenditore del settore radiofonico (gruppo Radio Company) in Veneto. Lui è stato l’ideatore della sala radio tv private del Palafiori e del premio che ogni anno viene dato dalla stessa. Io vengo a Sanremo dal ’98 – ci ha detto Enzo - mentre Giorgio dagli anni ’80. Forse le radio di Sanremo non hanno mai capito che si trovavano nella città della musica, da dove esce il 20% delle canzoni che finiscono nelle classifiche nazionali. Ad ottobre dello scorso anno, tramite alcuni amici, sono venuto a sapere che Radio 88 era in vendita e, dopo la prima riunione operativa di dicembre, durante la settimana del Festival abbiamo concretizzato il tutto formalizzando l’acquisto il 18 marzo. Sabato scorso, alle 19.20, abbiamo acceso il segnale di Radio Ariston”.
Perché Radio Ariston e non Radio Festival? “C’era l’idea ma la parola Festival è più generica e cercavamo un nome che potesse identificarsi nella città. L’Ariston per me è una leggenda e, quindi, penso che potesse essere un tributo nei suoi confronti”.
Al momento la radio è solo un flusso musicale intervallato da notizie, meteo e viabilità. C’è il format di una classifica che viene trasmessa anche da altre radio in tutta Italia oltre che da Radio Flash: “Poi partiremo con altri programmi parlati – prosegue Enzo - ma non troppo perché pensiamo che oggi la radio ha contenuti che non servono. Vogliamo sicuramente proiettarci dentro la città per fornire informazioni e, quando parliamo vogliamo essere una radio che comunica, con intelligenza. La musica che proporremo sarà italiana al 70% e, ad ogni ora ci sarà un momento dedicato al Festival. Poi partiremo con informazione ed altro”.
Parlerà con Walter Vacchino del suo progetto? “Assolutamente si perché per me lui è un mito e si potrebbero aprire collaborazioni interessanti. Ho letto la loro storia e ne sono rimasto affascinato”. Radio Ariston, al momento, in Fm ha la frequenza circoscritta a Sanremo e dintorni con 88.8 ma è stata inserita nel Dab e, con questa tecnologia, copre il 71% della Liguria ma anche la Costa Azzurra, tra Mentone e Montecarlo. “Il nostro obiettivo – termina Sangrigoli - è parlare delle bellezze della città di Sanremo”.