Si chiude con una assoluzione piena il processo a carico di L.B, 61enne cosentina ma residente a Bordighera finita in Tribunale con l'accusa di detenzione illecita di un fucile calibro 12 nonchè della ricettazione dello stesso.
Per l'imputata, difesa dal legale Cristian Urbini, il pm della Procura imperiese - Matteo Gobbi- aveva invocato una condanna a 2 anni e 6 mesi di carcere, ma il giudice monocratico Marta Maria Bossi ha invece, sposato l'assunto difensivo in quanto non è stato possibile accertare alcun elemento a carico della donna.
In particolare la 61enne era ritenuta responsabile di aver comprato illegalmente, da persona sconosciuta, e questo fucile risultato poi con essere a canne mozze e con il 'calcio' reciso ed infine, di averlo prima custodito presso la propria abitazione e poi di averlo in un pozzo, di proprietà di un'altra donna estranea alle accuse.
Le forze dell'ordine individuarono il pozzo e in effetti l'arma è stata rinvenuta, ma non è stato possibile indentificare l'autore dell'occulmaneto. L'unico testimone che accusava l'imputata durante il processo è stato dichiarato inattendibile ed anche per questo il giudice la ha assolta.