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Eventi | 27 marzo 2025, 11:22

In ricordo di un grande uomo di cultura: la scomparsa del fotografo e botanico Alfredo Moreschi

Ha collaborato con Sanremonews con la rubrica "Dall'albun di Alfredo"

In ricordo di un grande uomo di cultura: la scomparsa del fotografo e botanico Alfredo Moreschi

È con profonda tristezza che ho appreso la notizia della scomparsa di Alfredo, un uomo che lascia un'impronta indelebile nel mondo della cultura non solo di Sanremo. Nella sua attività ha saputo unire le sue passioni per la fotografia e la botanica, offrendo a chi lo ha conosciuto un percorso ricco di scoperte, bellezze e insegnamenti.

L’ho conosciuto nel suo studio selezionando le immagini del Festival della Canzone di Sanremo, che si preparava a festeggiare i 60 anni. Ho immediatamente capito che non era solo un fotografo, ma un grande narratore. Nei giorni passati nel suo studio a selezionare le fotografie del suo immenso archivio, le immagini in bianco e nero, sempre uniche e sorprendenti, grazie alla sua voce sapevano trasmettere emozioni profonde e suscitare una meraviglia che andava oltre la semplice osservazione. In ogni scatto, c’era una storia, un racconto. Nei lunghi pomeriggi trascorsi insieme è nata una collaborazione che si è trasformata in amicizia. Con lui per alcuni anni abbiamo curato una rubrica online su episodi, storie e personaggi, non solo locali, presenti nel suo archivio. Il titolo della rubrica portava il suo nome “Dall’album di Alfredo”, ed ho presente le mille discussioni perché voleva fosse tolto il suo nome. Persona sempre disponibile e di grande modestia. Una rubrica che, per sua stessa ammissione, dimostrava che Sanremo è una città senza memoria e che per questo ripete sempre gli stessi errori. Da quella rubrica sono emerse anche notizie importanti. Penso ad esempio alla presenza a Sanremo di Stanlio & Ollio, che ha portato una televisione tedesca a recarsi nel suo studio per intervistarlo; o alla riscoperta del Festival della Sartoria Maschile, che ci ha portati ad essere presenti insieme nelle iniziative promosse dal Ministero dei Beni Culturali.

La sua passione per la botanica era grande. Aveva curato il libro “Fiori di Liguria” con il professor Nicolini, un manuale che ancora oggi è un testo sacro per molti appassionati. Aveva continuato a lavorare ad un aggiornamento del libro, oggi disponibile in formato digitale. La sua curiosità lo aveva portato a esplorare boschi, prati e giardini, dove ha iniziato a collezionare immagini di piante e fiori e diventare collaboratore di importanti riviste come Gardenia. Le sue mostre erano veri e propri viaggi sensoriali che lasciavano il pubblico incantato: straordinaria quella dedicata alle piante aromatiche, bellissima quella dedicata ai fiori di Rubino, solo per citarne alcune. Amante del cinema e fondatore del cineclub Sanremo. Ha curato e collaborato a diverse pubblicazioni. Impossibile farne un elenco completo. Tra le molte opere, ci ha lasciato un magnifico libro sui “Fiori della pista ciclabile”, che è un omaggio alla bellezza della nostra costa, realizzato durante tantissime escursioni e utilizzando l'obiettivo della macchina fotografica. Un appassionato studioso e attento divulgatore. Le passeggiate con lui sulla pista ciclabile erano vere e proprie lezioni, ricche di aneddoti personali e dettagli scientifici. La sua capacità di rendere accessibili concetti complessi ha fatto sì che molti lo considerassero un prezioso insegnante.

La sua opera è stata riconosciuta a livello nazionale, infatti molti dei suoi lavori sono stati pubblicati su riviste di settore, e alcuni scatti sono stati immortalati in volumi che celebrano la biodiversità del nostro pianeta. Non c’era argomento di cui non avesse un’immagine o un documento. Di molti personaggi aveva avuto una conoscenza personale diretta: da Italo Calvino a Libereso. Nel tempo libero, si è occupato anche di gastronomia, una segreta passione casalinga ed anche della Sardenaira poteva vantare una personale ricetta.

La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. I suoi amici, ricordano la sua ironia contagiosa e la sua infinita disponibilità. Un vero esempio di dedizione e passione.

In questo momento di tristezza, rendiamo omaggio alla sua memoria e siamo vicini alla sua famiglia. Che il suo spirito libero continui a vivere nelle foto che ha scattato, nei fiori che ha amato e nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, come un uomo di cultura, che ha saputo trasformare la bellezza della natura in un linguaggio universale. Ci mancherai profondamente.

Enrico Anghilante editore del gruppo MoreNews aggiunge:"Alfredo mi ha regalato momenti di storia, con le sue fotografie. Aveva lo spirito del ventenne cucito sulla pelle nel proporre rubriche e idee, che necessitavano spesso la lavorazione di terze parti indispensabili. Alfredo mi lascia il ricordo della senectute attiva, quella del fare, di chi vuole essere utile e protagonista sempre. Così mi ricorderò di Alfredo Moreschi, lasciando il suo numero in rubrica come se dovessi chiamarlo adesso"

Claudio Porchia

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