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Politica | 24 marzo 2025, 20:53

Cooperazione territoriale, Vallecrosia aderisce al 'Gect Alpi del Mare'

Approvati gli schemi di convenzione e lo statuto

Cooperazione territoriale, Vallecrosia aderisce al 'Gect Alpi del Mare'

Vallecrosia aderisce al gruppo europeo di cooperazione territoriale 'Gect delle Alpi del Mare'. Approvati dal consiglio comunale nella seduta odierna, nonostante quattro voti astenuti, gli schemi di convenzione e lo statuto.

"Con la presente proposta si chiede al Consiglio comunale di Vallecrosia di dare formalmente indirizzo favorevole alla adesione al Gect Alpi del mare approvando contestualmente gli elaborati costitutivi, suscettibili di modifiche e/o integrazioni, nonché individuando espressamente il comune di Sanremo quale capofila del relativo procedimento amministrativo. Precisiamo che il costituendo GECT ( Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale ) è frutto del lavoro sinergico dei quarantuno enti aderenti indicati all'art. 2 della convenzione allegata ( francesi, liguri e del basso Piemonte ), nonché della M.O.T. e della CARF e l'impulso è costituito dal desiderio di coinvolgere gli enti limitrofi al fine di creare una istituzione riconosciuta a livello europeo" - illustra il consigliere comunale di maggioranza Enrico Amalberti - "Il percorso di formazione è stato molto lungo ed articolato, con vari incontri, anche in territorio francese, nonché tavoli tecnici formati da avvocati esperti in diritto internazionale e comunitario, a cui la nostra Amministrazione ha partecipato attivamente: al termine è nata la bozza di convenzione che in oggi viene proposta. Si sottolinea che il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale in esame comprende un territorio italo-francese di 1.500 chilometri quadrati, con una popolazione di 200.000 abitanti e che il suo operato mirerà in via principale al recupero e alla valorizzazione dei paesaggi naturali e culturali, alle infrastrutture, alla mobilità sostenibile transfrontaliera, ivi compresa quella turistica, alla protezione e valorizzazione dell'ambiente, allo sviluppo economico in generale, al bilinguismo italo-francese, elemento molto importante per agevolare la ricerca di lavoro dei 'frontalieri', categoria numerosa nei nostri territori, alla sicurezza e protezione della popolazione, allo sport ed alle strategie congiunte per la coesione economica e sociale, come precisato dalla convenzione in approvazione all'art. 3, mediante l'utilizzo, per esempio, di parternariati".

"Ciò premesso, è d'obbligo ribadire che il comune di Vallecrosia, nell'ottica di valorizzazione delle politiche territoriali, in una prospettiva transfrontaliera, verso la quale ha sempre dimostrato di prestare grande attenzione intende aderire a tale ente, tenuto conto delle ricadute positive che una gestione non limitata al territorio comunale potrà fornire negli ambiti di interesse collettivo" - sottolinea Amalberti - "Un breve chiarimento giuridico è d'obbligo: i GECT servono a ridurre i problemi incontrati dagli Stati membri e, in particolare, dalle autorità regionali e locali, nel realizzare e gestire attività di cooperazione nel contesto di leggi e procedure nazionali diverse e sono disciplinati dal regolamento (CE) n. 1082/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (il 'regolamento GECT'), adottato sulla base dell'articolo 175 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare del suo terzo comma, relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale, così come modificato dal Regolamento (UE) n. 1932/2013, in vigore dal 1° agosto 2006 e applicabile dal 1° agosto 2007".

"Al 31 dicembre 2017 si contavano complessivamente 68 GECT. Ad oggi sono presenti in Europa 86 attivi GECT. Sintomo di struttura solida e giuridicamente corretta. Lo strumento GECT è stato creato al fine di agevolare e promuovere la cooperazione territoriale nell'ottica di rafforzare la coesione in seno all'UE ed è ampiamente usato per consolidare e/o approfondire la cooperazione transfrontaliera a livello generale multitematico" - afferma Amalberti - "Il GECT è anche la conferma della mentalità innovativa propria di questa amministrazione: è il gruppo che conta: ogni singolo componente apporta la propria esperienza e le proprie competenze specifiche, in una sinergia costante con il resto della squadra per raggiungere insieme l'obiettivo comune. Quindi, per concludere, con la adesione a questo progetto, la Nostra città acquisterà ancora più forza e vigore, a titolo esemplificativo, verranno incrementati gli introiti delle attività commerciali, con notevoli benefici per tutte le famiglie presenti sul territorio ed il turismo, avremo la possibilità di estendere l'impegno a progetti culturali, nonché vedere fiorire sempre di più il bi-linguismo ( Italia-Francia ), elemento da non sottovalutare in un comprensorio dove vi sono migliaia di persone che si recano giornalmente al lavoro in Francia ed a Monte-Carlo, i quali verranno agevolati anche dai trasporti. Questo evidenzia, quindi, la mentalità innovativa propria del metodo che caratterizza questa amministrazione, che tende ad una visione almeno decennale delle prospettive. E' un'opportunità da non perdere".

"Non sappiamo chi ad oggi aderirà a questo progetto e quali saranno i soldi che bisognerà investire per i progetti. Non sappiamo quali sono i comuni della provincia che decideranno di aderire al progetto" - interviene il consigliere comunale di minoranza Mirko Valenti.

"Sembra che Vallecrosia possa beneficiare dai finanziamento europei però andando ad analizzare gli attori della realtà a parte Mentone non ci sono nomi importanti, gli aderenti del Piemonte sono sette comuni, dove il più grande è Limone e poi ci siamo noi" - dice il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri - "Tutto viene ripartito in base alle quote e Vallecrosia ha il due per cento. Non si capisce dove si va a parare. Conosco le dinamiche di queste realtà. C'è una quota di ingresso, un canone annuale e si risponde a debiti. Vi invito a ragionare sulla base dell'esperienza precedente. Il nostro sarà un voto di astensione. Se si convocherà un tavolo per una spiegazione più puntuale".

"Quando si partecipa a progetti sia positivo" - dichiara il consigliere comunale di minoranza Cristian Quesada - "Viste le esperienze precedenti bisognerebbe rifletterci".

"Il Comune ha partecipato attivamente a tutti gli incontri che si sono tenuti, anche ai tavoli tecnici. Ho partecipato personalmente a vari incontri anche con legali che si interessano di diritto internazionale" - replica il consigliere comunale di maggioranza Enrico Amalberti "Sostanzialmente la convenzione che è stata conclusa dal comune di Sanremo che è il capofila, è derivata dal Trattato del Quirinale e dal gemellaggio che il comune di Sanremo ha instaurato con Mentone. Rischi di fallimento non ne sussistono".

Elisa Colli

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