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Sanità | 22 marzo 2025, 12:11

A Ventimiglia incontro sul papilloma virus: "La vaccinazione è la prima arma di prevenzione" (Foto e video)

Pubblico attento e interessato alle nozioni e ai consigli esposti dal medico Angelo Granieri e dalla ginecologa Terenzia Simari

A Ventimiglia incontro sul papilloma virus: "La vaccinazione è la prima arma di prevenzione" (Foto e video)

"La vaccinazione è la prima arma per combattere il Papilloma virus"E' stato sottolineato nel corso dell'incontro che si è tenuto ieri sera nella sala convegni di Sant'Agostino in piazza Ettore e Marco Bassi a Ventimiglia.

Un numeroso pubblico ha seguito con attenzione e interesse le nozioni e i consigli esposti dal medico Angelo Granieri e dalla ginecologa Terenzia Simari. "Il papilloma virus è un nemico insidiosoL’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’HPV come responsabile unico del carcinoma della cervice uterina e come primo tumore totalmente riconducibile ad un’infezione" fa sapere il medico Angelo Granieri - "In Italia nel 2020 oltre 15mila casi di tumori e 6mila decessi sono stati attribuiti a Hpv. Oltre alla cervice uterina sono colpite anche la vagina, il pene, la zona ano-genitale, la testa, il collo e l'orofaringe. Nel 2022, secondo il Report Censis, sono stati registrati 2.479 casi di tumori della cervice uterina e 1.156 decessi per tumori della cervice uterina. A livello mondiale il 30% dei tumori causati da patogeni è attribuibile a HPV. È responsabile di lesioni benigne come verruche plantari e nella mano, condilomi acuminati, papillomatosi respiratoria ricorrente, epidermodisplasia verruciforme, lesioni precancerose e lesioni francamente maligne anogenitali e della regione testa collo"

"L'Italia è il paese in cui si fanno meno screening. Per ridurre i casi bisogna vaccinarsi. Nel 2006 è avvenuta l'approvazione del vaccino anti HPV quadrivalente (tipo 6, 11, 16 e18), nel febbraio 2017, invece, l'approvazione del vaccino anti-HPV 9-valente (tipo 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58), dal 2007 la vaccinazione è gratuita e attiva a tutte le femmine nate nel 1995, dal 2017 la vaccinazione è gratuita ed attiva a tutti i maschi nati nel 2004" - illustra il medico Angelo Granieri - "In Norvegia i ricercatori hanno riferito di non aver riscontrato casi di cancro nel gruppo di donne che avevano seguito il programma nazionale per la vaccinazione HPV. In Scozia la dottoressa Kirsty Roy, consulente della Phs, ha dichiarato che la ricerca dimostra quanto sia efficace il vaccino contro Hpv poiché non sono stati riscontrati casi di cancro alla cervice fino ad oggi nelle donne completamente vaccinateIn Australia, dove la vaccinazione ha raggiunto il 90% di copertura della popolazione generale, si prevede la scomparsa del tumore della cervice uterina entro il 2030 mentre già oggi i condilomi genitali sono quasi scomparsi negli adolescenti, maschi e femmine. Nel Piano Oncologico Nazionale del 2023-2027, invece, non si fa cenno alla vaccinazione anti HPV ma solo agli screening. Il nuovo codice europeo contro il cancro riporta che le donne dai venticinque anni in su dovrebbero essere coinvolte in screening per il carcinoma della cervice uterina con possibilità di sottoporsi periodicamente a strisci cervicali. Questo deve essere fatto all'interno di programmi organizzati, sottoposti a controlli di qualità. Nessun accenno si fa alla vaccinazione per Hpv nonostante nel 2006 in Europa sia stato approvato un vaccino quadrivalente per Hpv e nel febbraio del 2017 un vaccino anti Hpv 9-valente. Con queste premesse come ci si può meravigliare che i cittadini aderiscono poco alla vaccinazione? Nelle Marche, però, per esempio, dal 2025 sarà possibile vaccinarsi contro l'Hpv anche in farmacia. Nel 2018 la vaccinazione anti-Hpv è stata riconosciuta efficace fino a 45 anni e oltre. Oggi è somministrata fino a 49 anni. L'aumento delle infezioni a 65 anni nelle donne è riferibile alla senescenza del sistema immunitario e alla riacutizzazione delle pregresse infezioni cronicizzate. Secondo i calcoli del Ministero della sanità per i giovani nati dal 2005 al 2009 non vaccinati contro l’HPV i costi derivanti dalla mancata vaccinazione ammonteranno a oltre 905 milioni. Con copertura al 95% vi sarebbe una riduzione dei costi di 529 milioni di euro al netto dei costi per l’attuazione del programma di vaccinazione".

Un incontro di sensibilizzazione e formazione per la cittadinanza. "E' un virus a DNA con un rivestimento proteico chiamato capside. La trasmissione può venire sia da uomini che da donne perché entrambi possono ricevere e trasmettere l'infezione con rapporti sessuali, anche non completi. Il contatto può essere genitale-genitale, manuale-genitale o orale-genitale- afferma la ginecologa Terenzia Simari - "Essere Hpv positivo non significa essere malati. La maggior parte di infezioni si risolvono spontaneamente ma una piccola percentuale può trasformarsi in tumore. In Italia all'anno vi sono 44.049 casi negli uomini e 41.334 casi nelle donne. Il Papillomavirus è il primo virus capace di causare nella donna un tumore al collo dell'utero, secondo tumore femminile più diffuso dopo il tumore al seno. L'infezione da Hpv può causare anche tumori nell'uomo. Per questo motivo la vaccinazione contro il Papilloma virus viene consigliata per entrambi i sessi. Abbiamo la prevenzione primaria che è il vaccino e la prevenzione secondaria con l'esecuzione del pap-test. Il vaccino è sicuro perché è costituito dall'iniezione del rivestimento proteico e non del virus, quindi, è in grado di dare una risposta immunitaria efficace senza alcuna possibilità di causare l'infezione. Il vaccino è gratuito per gli adolescenti di entrambi i sessi fino a undici anni  con schedula vaccinale a due dosi a distanza di 6-12 mesi e per le donne fino ai 26 anni ma poi è a pagamento. La vaccinazione, quindi, è un atto di responsabilità genitoriale".

L'evento, moderato dalla pediatra Rosella Trucchi Pellegrino, era a cura della Fidapa “Ventimiglia Porta d’Italia”, dello Zonta Club di Ventimiglia-Bordighera con il patrocinio del Lions Club Sanremo Matutia, di Acad art, dell'associazione italiana Donne Medico, del Rotary club Sanremo Hanbury e del Club di Sanremo Inner-Wheel. Tra il pubblico erano presenti anche i consiglieri regionali Enrico Ioculano e Armando Biasi, il vicesindaco di Ventimiglia Marco Agosta, l'assessore Milena Raco, i consiglieri comunali Gabriele Amarella e Gaetano Scullino, il sindaco pro tempore di Vallecrosia Marilena Piardi, il consigliere comunale Fabio Perri, Patrizia Bottiglieri, dama ai meriti dei Savoia e volontaria della Croce Verde Intemelia, e diversi rappresentanti di associazioni del territorio.

"E' un incontro importante per la cittadinanza. Spesso si parla del papilloma virus come di una questione 'femminile' perché è strettamente legato al tumore al collo dell’utero ma questa è una narrazione parziale e, oserei dire, dannosa. L'HPV riguarda tutti, uomini e donne" - afferma il consigliere regionale Enrico Ioculano intervenuto alla chiusura dell'incontro - "È un virus estremamente diffuso, che può colpire chiunque e che può causare tumori anche negli uomini, oltre a essere trasmesso inconsapevolmente. Il problema principale è culturale: il peso della prevenzione ricade ancora troppo spesso sulle donne. Sono loro a fare i controlli, loro a doversi vaccinare per prime, loro a subire il giudizio sociale se contraggono un’infezione che, in realtà, è parte della vita sessuale di ogni persona. È tempo di cambiare questa prospettiva. Come istituzioni, abbiamo il dovere di promuovere campagne di vaccinazione che coinvolgano anche i ragazzi, di insegnare ai giovani che la responsabilità della salute sessuale è condivisaVaccinarsi contro l’HPV non è solo un atto di tutela personale ma anche di rispetto per il proprio partner, chiunque esso sia. Dobbiamo pure combattere lo stigma e il silenzio che circondano le infezioni sessualmente trasmissibili. Parlare di HPV non significa parlare di 'colpe' ma di scienza, di prevenzione, di diritti e un approccio femminista alla salute pubblica significa proprio questo: redistribuire il carico della consapevolezza e della responsabilità, garantire a tutti l’accesso alle cure e, soprattutto, educare alla parità. Come consigliere regionale mi impegnerò sempre per politiche sanitarie inclusive, per programmi di vaccinazione gratuiti e accessibili per tutti i giovani e per una comunicazione chiara che parli anche agli uomini. Perché la prevenzione è un diritto di tutti e una responsabilità condivisa".

Elisa Colli

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