La conferenza 'L’immortalità e gli alberi. Una sfida al tempo', organizzata dalla fondazione l’Uomo e il Pellicano, ha attirato tante persone suscitando non poche domande e curiosità. Il presidente della fondazione Alberto Guglielmi Manzoni ha presentato l’evento e ha illustrato con passione i principi ispiratori della fondazione.
E' stato introdotto il relatore, il botanico e scrittore Claudio Littardi, il quale in modo chiaro e avvincente ha spiegato che: “Gli alberi non muoiono a causa della senescenza geneticamente programmata nei loro meristemi (tessuti), ma piuttosto vengono uccisi da un agente esterno o da un evento di disturbo. Avere 2000 anni non vuol dire essere vecchi dal punto di vista dell’albero. In tutto questo tempo l’organismo originario è già scomparso più volte a causa della sovrapposizione di nuovi strati, come camicie che i germogli pongono in cima a tutta la struttura ma mano che le nuove crescite si succedono alle vecchie. In questo modo, gradualmente, un nuovo strato va schiacciando quelli vecchi: quelli che si trovano nella parte più interna sono morti, pietrificati nel velenoso durame o digeriti da funghi xilofagi”.
L’evento aveva il patrocinio del Comune di Sanremo ed era in collaborazione con l’UNITRE di Sanremo.