I cittadini si lamentano spesso della pulizia e del decoro nei centri urbani e, in particolare, lo fanno i sanremesi che chiedono (anche al nostro giornale ed agli addetti ai lavori) maggiore attenzione nelle strade sia centrali che periferiche.
Ma, come abbiamo sempre affermato, la prima vera colpa di sporcizia, scarsa qualità dell’arredo urbano e poca attenzione alla cosa pubblica, è dei cittadini. Certo, tanti errori vengono fatti dalle amministrazioni, a volte un po’ assenti nel controllo, ma se i cittadini fossero i primi controllori di se stessi, molte cose potrebbero andare meglio.
Lo abbiamo sempre sostenuto anche in funzione della raccolta dei rifiuti in forma differenziata. Proprio in queste settimane parte il progetto del biodigestore ma, ne siamo certi, se tutti (o quasi) facessero la raccolta differenziata come si deve, anche questo nuovo sistema non servirebbe. E, invece, continuano gli abbandoni nella zone più disparate, molti non conferiscono i rifiuti in modo corretto e l’ente preposto deve correre ai ripari.
L’ennesima prova di quanto abbiamo sempre sostenuto la registriamo oggi, con un video che è stato filmato nella notte nel pieno centro di Sanremo, in via Matteotti all’incrocio con via Feraldi. Uno degli operatori di Amaie Energia che aveva appena lavato l’intera via dello shopping nel pieno centro della città, ha notato un uomo che si è avvicinato ad un cubo anti terrorismo.
Capendo cosa stava accadendo ha deciso di accendere la videocamera del cellulare e, avvicinandosi all’uomo, ha scoperto che lo stesso stava urinando sul cubo. Nei giorni scorsi, proprio ad Amaie Energia erano arrivate lamentele sull’odore nauseabondo di urina che spesso si sente nella zona antistante il centrale ed a ridosso del passaggio pedonale.
Non è escluso che sia una pratica comune, sia di questo soggetto che di altri, utilizzare i cubi come orinatoio pubblico, approfittando del silenzio della notte e dell’assenza di passanti. In molti potranno asserire che non esistono bagni pubblici nella zona. Verissimo. Ma non è certo un’attenuante per lordare l’arredo urbano, che è di tutti.
Non stiamo certo parlando di un fatto grave ma, sicuramente, di un qualcosa di emblematico per il decoro della città, anzi di tutte le città che in pochi anno. Prima di parlare, di scrivere amenità sui social, forse un esamino di coscienza sarebbe da fare… tutti.