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Libri | 07 marzo 2025, 10:43

Sanremo, verso il tutto esaurito l’incontro con il Premio Strega Mario Desiati a Villa Nobel

Appuntamento martedì 11 marzo alle 18

Sanremo, verso il tutto esaurito l’incontro con il Premio Strega  Mario Desiati a Villa Nobel

Sanremo accoglie per la prima volta Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022, che martedì 11 marzo, alle 18, nella prestigiosa Villa Nobel, presenterà il suo ultimo romanzo Malbianco (Einaudi).

L’incontro, che si sta avvicinando al tutto esaurito, è inserito nella rassegna letteraria "Sa(n)remo Lettori" proposta dall’assessorato alla cultura guidato da Enza Dedali e vedrà l’autore dialogare con la dirigente dell'istituto Colombo Lucia Jacona e la prof.ssa Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna. 

Un'occasione speciale per approfondire la nuova opera di Desiati e per chi desidera incontrare uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei che prosegue il suo viaggio narrativo tra identità, desiderio e trasformazione, temi centrali anche nell’acclamato Spatriati.

Martedì pomeriggio interverranno gli studenti dell'istituto Colombo di Sanremo. 

Previsti intermezzi musicali a cura dei musicisti Gabriele Scalise e Matteo Menichetti.

Ingresso gratuito ma con prenotazione online obbligatoria al seguente link https://www.eventbrite.it/e/mario-desiati-sanremo-lettori-202425-tickets-1034859932917?aff=oddtdtcreator

L’incontro si svolge con la collaborazione della Rete 7 delle scuole della Liguria, è riconosciuto come formazione docenti ed è inserito sulla piattaforma SOFIA del Ministero dell’Istruzione (codice 96555).

L’autore

Mario Desiati è originario di Martina Franca. Ha pubblicato, tra gli altri: Vita precaria e amore eterno (Mondadori 2006, Einaudi 2023), Ternitti (Mondadori 2011, Einaudi 2023), Il libro dell’amore proibito (Mondadori 2013), Mare di zucchero (Mondadori 2014, Einaudi 2024). Per Einaudi ha pubblicato Candore (2016) e Spatriati (2021, Premio Strega 2022). 

Il libro

Marco Petrovici ha quarant’anni e vive a Berlino quando all’improvviso, un giorno, inizia a svenire. Per scoprire l’origine di questi suoi disturbi e ritrovare un po’ di pace, decide di tornare in Puglia, dai genitori ormai anziani che vivono immersi in un bosco di querce e lecci nella campagna tarantina. Schiacciato dai sensi di colpa per non essere il figlio che Use e Tonia speravano, si ferma nella casa di famiglia per occuparsi di loro ma allo stesso tempo si convince che le cause del suo malessere vadano cercate nella memoria sepolta di quel loro cognome così strano. 

A partire da un ricordo d’infanzia dai contorni fumosi – un balordo un po’ troppo famigliare che suona il violino sotto la neve di Taranto –, con l’aiuto di zia Ada, della letteratura e della storiografia, della psicoterapia e di un diario ritrovato non per caso, Marco cura il «malbianco» che opprime la sua famiglia.

Facendosi largo tra reticenza e continue omissioni, scopre la vita segreta della bisnonna Addolorata, trovatella e asinaia, e ricostruisce le vicende di nonno Demetrio e di suo fratello Vladimiro, entrambi reduci di guerra, una guerra combattuta e patita in modi molto diversi. Chi sono davvero i Petrovici? Da dove arrivano? E cosa c’entra con loro un’antica ninna nanna yiddish che inconsapevolmente si tramandano da quasi cent’anni? 

Questa è la parabola di chi rivolge lo sguardo dietro di sé, alle proprie origini più profonde, per vivere il presente e immaginare un futuro libero da quel malbianco che nasconde la vera essenza delle persone. Raccontando la frenesia e i turbamenti di un protagonista consumato dalla storia che si porta addosso, Mario Desiati ci consegna il suo romanzo più lirico, inquieto, ambizioso e maturo.

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