"Per quale motivo il comune di Ventimiglia non ha ancora iniziato il processo di assegnazione delle concessioni demaniali marittime, nonostante siamo già da lungo tempo tutte scadute, attivando gli obblighi normativi previsti? Quando l'Amministrazione intende avviare l'urgente procedura di gara, al fine di garantire certezze agli investitori e operatori del settore e assicurare un servizio efficiente, competitivo e sostenibile per il territorio? Quali sono le tempistiche previste per l'indizione dei bandi per la conclusione del processo di assegnazione, al fine di evitare che la stagione balneare 2025 si apra nuovamente in un regime di proroga temporanea?". Lo chiede il consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia Gaetano Scullino con un'interpellanza sull'assegnazione delle concessioni demaniali marittime per la quale richiede una risposta scritta e un dibattito in consiglio comunale.
"La direttiva Bolkestein impone la messa a gara delle concessioni demaniali pubbliche per garantire trasparenza e concorrenza nel mercato e l'Italia ha recepito tale direttiva introducendo l'obbligo per le amministrazioni di indire bandi per l'assegnazione delle concessioni marittime, superando il precedente sistema di rinnovi automatici; quindi anche il comune di Ventimiglia è, pertanto, tenuto ad avviare le procedure concorsuali necessarie per garantire il rispetto della normativa nazionale e comunitaria assicurando la massima trasparenza nel processo di selezione" - sottolinea Scullino - "Alcuni comuni, come ad esempio Imperia, hanno già portato a termine le procedure comparative ad evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni demaniali marittime relative agli stabilimenti balneari, in conformità con la normativa vigente e con il Codice della Navigazione garantendo la fondamentale continuità del servizio, della sicurezza balneare e il mantenimento degli standard di accoglienza turistica della città".
"Il perdurare dello stallo nella gestione delle concessioni demaniali marittime determina una situazione di incertezza per gli operatori del settore, impedendo loro di pianificare investimenti e miglioramenti delle strutture e dei servizi, in quanto l'assenza di un quadro normativo chiaro e definito mortifica, sia gli attuali concessionari che operano in condizioni di precarietà, che gli eventuali nuovi investitori interessati che hanno tutti la finalità di migliorare l'offerta turistica" - dice Scullino - "Con un attento e responsabile esame, e se si ritiene, concordato con tutte le forze politiche, si potrebbe iniziare l'iter del bando di gara per l'assegnazione trasparente e regolamentato, che consentirebbe di elevare la qualità dei servizi offerti migliorando sia la funzionalità delle attuali strutture, sia una qualificata attrattività dell'intero comparto turistico".
"Il Governo ha stabilito che le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali affidate per attività turistico-ricreative e sportive siano prorogate di diritto fino al 30 settembre 2027 per consentire l'espletamento delle nuove procedure di gara, anche se il Consiglio di Stato, con le sentenze del 30 aprile 2024 e del 20 maggio 2024, ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre 2023, come è altresì confermato dall'Unione Europea, che ha da sempre bandito l'urgente necessità di applicare le procedure concorsuali, ponendo fine alle proroghe automatiche" - afferma Scullino - "Tutto quanto evidenziato ha il solo obiettivo di sollecitare l'amministrazione affinché si attivi per regolamentare il settore, nel rispetto delle direttive europee e delle leggi nazionali promuovendo lo sviluppo del territorio e garantendo un'offerta di servizi adeguata alle aspettative del territorio".